L’Italia si ferma per 5 giorni Perché Sanremo... è Sanremo


69a EDIZIONE • Le cinque serate vedranno protagonisti 24 cantanti, ma sul palco dell’Ariston saliranno anche tanti ospiti


di Enrico Galletti 
Nel dopoguerra qualcuno definì Sanremo “la grande evasione”, quelle sere di spensieratezza che facevano da sottofondo alla modernità che si affacciava, piano piano nelle case. Chi ha vissuto, 69 anni fa, il primo “cafè chantant” nel Salone delle feste del Casinò Municipale di Sanremo, adesso racconta quelle serate ai figli a modo suo, tracciandone le emozioni, i brani rimasti nel tempo che ogni tanto riecheggiano ancora. E chi non c’era ascolta, cercando di immaginare l’entusiasmo di quando, il giorno dopo che tutto fosse finito, mentre gli addetti ai lavori smantellavano ciò che rimaneva della festa, si correva in edicola a prendere il libro con tutti i testi delle canzoni in gara. Il Festival di Sanremo è un po’ così, fa arrabbiare, discutere, dire ogni anno «non lo guardo più" ma in fondo ogni edizione finisce per coinvolgere tutti. Si ricomincerà martedì. Dopo il successo dell’anno scorso, che aveva visto il trionfo di Ermal Meta e Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”, la direzione artistica è stata affidata nuovamente a Claudio Baglioni. Al suo fianco alla conduzione, sul palco del teatro Ariston saliranno Claudio Bisio e Virginia Raffaele. I due comici per la prima volta insieme in TV promettono siparietti esilaranti e grande divertimento. Si parla già anche dei superospiti. Ogni giorno arrivano indizi, ma tra i nomi già svelati ci sono Andrea Bocelli, che sarà accompagnato dal figlio Matteo, e poi Giorgia, Elisa, Alessandra Amoroso, Luciano Ligabue, Marco Mengoni, Eros Ramazzotti, il duo composto da Umberto Tozzi e Raf e la coppia Baudo-Rovazzi, protagonista di recente a Sanremo Giovani. Il dopofestival, invece, sarà affidato a Rocco Papaleo. 

Alla fine ci ritroviamo tutti davanti alla tv

IL COMMENTO • Sanremo va oltre la musica, ha bisogno di scandali, in molti lo snobbano ma poi lo guardano

di Vanni Raineri
Come si potrebbe spiegare Sanremo a uno straniero? Compito improbo. Il Festival catalizza l’attenzione di un paese intero per una settimana per poi scomparire nell’oscurità da cui era emerso. Un fuoco di paglia, ma che fuoco. Si ha ben da dire con altezzosità o disprezzo che non ci interessa, ma dobbiamo farci i conti tutti, a meno che non spegniamo radio e televisioni, non leggiamo giornali e non frequentiamo i social per una settimana. Sanremo vive di regole tutte sue. Ad esempio i grandi cantanti italiani lo snobbano da decenni, e spesso la classifica finale non rispecchia le vendite post Festival, anzi. Nella storia di Sanremo, giunto alla sua 69a edizione, ci sono state tre fasi: dalla prima edizione del 1951, per 25 anni ha rappresentato la tradizione, con le vittorie di Nilla Pizzi, Claudio Villa, Domenico Modugno, Sergio Endrigo, Bobby Solo, Adriano Celentano, Nicola Di Bari, Peppino di Capri, Iva Zanicchi. Dal 1975 ha affrontato un decennio di grande crisi, con ascolti in picchiata e una parabola che pareva destinata alla fine: di vincitori quali Gilda, Mino Vergnaghi, Tiziana Rivale si sono perse in fretta le tracce. Poi dal 1986, con la vittoria di Eros Ramazzotti (nella foto), la rinascita, che ha portato grandi cantanti ad affrontare il palco dell’Ariston in cerca di fama (Zucchero, Vasco Rossi), per poi abbandonarlo in fretta una volta ottenuta. Da allora, momenti alti (la straordinaria Elisa nel 2001) e altri bassi (Jalisse, Annalisa Minetti, Avion Travel). Le ultime 10 edizioni sono state influenzate in modo deciso dai talent, con vincitori (Marco Carta, Valerio Scanu, Emma Marrone, Marco Mengoni) sull’onda di un meccanismo di voto già sperimentato ad Amici ed X Factor, poi corretto con un maggior peso dato alla giuria “di qualità”. Ma Sanremo va ben oltre la musica. Ha bisogno di scandali come del pane, e stavolta ci ha pensato la polemica tra Baglioni e Salvini sui migranti a far scoccare la scintilla. Dunque tutti davanti alla tv, per poi magari parlarne male il giorno dopo con gli amici.

 LA NOSTRA INIZIATIVA 

IL VOTO DEI LETTORI  ECCO COME SI FA 

Da oggi, i lettori del Piccolo sono invitati a votare il loro cantante preferito in gara al Festival di Sanremo. Al termine delle serate stileremo la classifica dei lettori. 

E’ possibile votare scrivendo un messaggio alla nostra pagina Facebook (“Il Piccolo Cremona”) o consegnando in redazione (via S. Bernardo, 37) il tagliando in prima pagina.

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