Centrodestra in tilt, la telenovela continua

POLITICA • La Lega non si sposta dal nome di Alessandro Zagni, ma i grandi giochi assegnano Cremona a Forza Italia 



VANNI RAINERI 
Ogni venerdì sera il giornalista scrivente fa il giro di telefonate ai politici prima di fare il punto della estenuante trattativa per dare al centrodestra cremonese un candidato sindaco unitario. Venerdì scorso è stato quasi emozionante salutare tutti nella consapevolezza che, stavolta sì, la trattativa era in dirittura di arrivo, e in un modo o nell’altro la soluzione si sarebbe trovata, dati i tempi della campagna elettorale. 
E invece no. Il tavolo è stato ribaltato, come ampiamente pronosticato, a favore della candidatura di Forza Italia che ha inalberato i leghisti cremonesi, convinti ormai di poter scegliere solo tra giocare a ciapanò o a rubamazzo, e in entrambi i casi dalla parte sbagliata del tavolo. 
Ieri sera parecchi telefoni squillavano a vuoto e davano occupato, segno che le trattative sono febbrili. Opure che ormai è inutile aggiungere parole inutili a una decisione che può essere presa solo dai vertici nazionali dei partiti. Nel fine settimana Salvini e Tajani dovrebbero dare direttamente l’indicazione del nome, che con ogni probabilità sarà Carlo Malvezzi, e la Lega e gli altri alleati, volenti (pochi) o nolenti (tanti) dovranno accettare. E’ ben difficile immaginare una fronda leghista che non sarebbe solo contro Forza Italia, ma contro l’indicazione del leader indiscusso. Se Salvini annuncerà il via libera, dunque, via libera sarà, con pochissime probabilità che si ripresenti una rottura tra Lega e Forza Italia. Gli alleati si dovranno adeguare. C’è però chi risponde al telefono a non nasconde una irritazione crescente. E’ Marcello Ventura di Fratelli d’Italia: «Ora basta giocare. Ufficialmente Forza Italia non ha mai fatto nomi, e allora dicano che va bene Zagni e si vada uniti, oppure facciano loro un nome. Quando ci siamo tutti trovati attorno al nome di Alessandro Zagni, quelli di Forza Italia avrebbero dovuto dire che gli andava bene a patto che alla fine non si scegliesse un candidato di Forza Italia, che sarebbe stato magari Malvezzi. Questo non è mai avvenuto, e di Malvezzi leggiamo solo sui giornali. Che cosa stiamo aspettando? Non ci crede nessuno che il nome di Forza Italia sia stato imposto». Intanto le settimane passano. La data limite per presentare le liste è quella del 26 aprile, mentre il voto sarà il 26 maggio, data decisa ufficialmente giovedì (l’eventuale ballottaggio sarà il 9 giugno). Manca un mese, durante il quale si dovranno completare le liste, raccogliere le firme e compiere tutti gli atti necessari. Ovvio che si dovrà comunque salire su un treno in corsa, con tutte le incognite del caso. Il centrodestra sa che quella di quest’anno è un’occasione storica, da non lasciarsi scappare, con una Lega che viene data in città su cifre astronomiche. Un’ondata verde che si vorrebbe cavalcare. Occhio, però, alla risacca. 

Commenti