L’ordine arriva da Roma: il candidato è Malvezzi

POLITICA • Nella spartizione delle candidature, si è stabilito che Cremona spetti a Forza Italia. L’annuncio ieri alle 21 


VANNI RAINERI 

I grandi giochi si sono chiusi. L’ordine è arrivato ieri sera, poco dopo le 21, da Roma. E’ Carlo Malvezzi il candidato sindaco del centrodestra che correrà alle elezioni amministrative del 26 maggio a Cremona. Lo hanno confermato Maria- stella Gelmini e Massimiliano Salini. «Un amministratore di grande capacità ed esperienza, maturata in anni di attività politica concreta, efficace e vicina ai cittadini, sia a livello comunale che regionale. E’ pronto a guidare la coalizione del centrodestra all’importante appuntamento elettorale del 26 maggio: l’obiettivo è rilanciare Cremona e voltare pagina dopo anni di immobilismo e malgoverno del centrosinistra». L'annuncio del capogruppo alla Camera e coordinatore regionale di Forza Italia e dell’eurodeputato segue l'accordo, raggiunto ieri ad Arcore, tra i leader del centrodestra, il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, il segretario federale della Lega Matteo Salvini e il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. Giunge così a compimento un quadro che da tempo appariva chiaro: Salvini, Tajani e Meloni hanno deciso che a Forza Italia spettano sia il candidato presidente del Piemonte che il papabile sindaco di Cremona. Alla Lega restano, come stabilito da tempo, Bergamo e Pavia. 
Per limitare le inevitabili polemiche con gli alleati, l’indicazione attesa da Roma ha annunciato il nome del candidato, ovvero Carlo Malvezzi, che avevamo raggiunto al telefono quando la scelta sembrava ormai c’era: «Sto aspettando il comunicato - ci aveva detto -. Al momento non posso dire di più». 
La Lega incassa e non sarà facile garantire un appoggio sicuro alla candidatura Malvezzi. A comporre i dissidi penserà il commissario Fabio Grassani: «Hanno deciso a Roma. Non ho ancora sentito nessun alleato, mi aspetto una telefonata da chi avrà l’onore di condurre la campagna elettorale. Noi, da buoni soldati, rispetteremo l’accordo di coalizione». 
Magari non con troppo entusiasmo da parte di tutti... «Io lavoro per Cremona e per la Lega, tutto il resto sono storie che non mi interessano, guerre inutili che fanno solo male. Più che la nostra coesione mi preoccupa il poco tempo a disposizione: l’obiettivo non è quello di compattare il centrodestra, ma di battere Galimberti». 
Marcello Ventura di Fratelli d’Italia non si era sbottonato: «Malvezzi? Non so se sia lui, aspettiamo ancora il comunicato ufficiale». Massimiliano Salini, l’abile tessitore che alla fine l’ha avuta vinta, non risponde, così come non risponde Alessandro Zagni, da mesi candidato di tutto il centrodestra e alla fine impallinato in vista del traguardo: non è difficile comprendere il suo stato d’animo. Se accetterà, sarà pronta per lui la carica di vice sindaco. Era il 12 gennaio quando intitolavamo “E se alla fine spuntasse Salini?”, paventando il rischio poi concretizzato che il nome di Zagni si bruciasse. E Salini l’ha avuta vinta. 

Commenti