Panorama mozzafiato dei Corni di Canzo

Una gita adatta per chi ama la natura e che offre numerosi sentieri alla portata di tutte le età 


Chi ama la natura e le camminate impegnative può organizzare una gita ai Corni di Canzo, una delle zone del Triangolo Lariano più conosciute per la bellezza dei panorami, per la natura ancora ben conservata e per i numerosi sentieri adatti a soddisfare tutti, dalle famiglie con bambini agli escursionisti esperti. Sono il Corno Occidentale (1372 m), il Corno Centrale (1366m) ed il Corno Orientale (1232) e sorgono lungo il corso del Lambro, separandolo dal ramo lecchese del Lario. 
Tutta l’area dei Corni di Canzo -Val Ravella è di grande interesse dal punto di vista naturalistico; una parte ricade anche nella Foresta Regionale dei Corni di Canzo, un vasto complesso prevalentemente boschivo, di circa 450 ettari. Si possono distinguere tre principali ambienti: il bosco, le praterie e le rupi. Nei boschi di latifoglie prevalgono il Frassino maggiore, l’Acero montano, il Tiglio e il Faggio, dominante nelle porzioni superiori dei versanti. 
Il torrente Ravella, che dà il nome alla valle, nasce a circa 1000 metri di quota sotto la Colma omonima; ha scavato profondamente il suo alveo e scorre incassato fra ripidi versanti fino a Canzo, prima di gettarsi nel Lambro. L'ESCURSIONE – Per fare il giro dei Corni di Canzo si parte dal parcheggio presso gli alberghi delle Fonti Gajum, imboccando la larga strada acciottolata che, attraversato il torrente Ravella, compie subito una curva verso sinistra salendo a lambire una grande casa. Il tragitto continua in lenta salita lungo la strada che, dopo essere sbucata su alcuni pendii prativi, rientra nel bosco e con piacevole passeggiata lungo la destra della Val Ravella, conduce fino alla grande ed antica cascina di Prim'Alpe. Di fronte alla cascina si trova una bellissima fontana con vasca monolitica. Successivamente si prosegue sulla strada acciottolata e, dopo un breve tratto pianeggiante, si riprende la salita arrivando presso la cappelletta votiva dedicata a San Gerolamo. Dopo una curva il sentiero si dirama sulla sinistra, con indicazione 'Sentiero n°5 Corni. Si abbandona la strada e si sale lungo la traccia che entra nel bosco e alterna tratti ripidi ad altri in minore pendenza. In ambiente suggestivo e solitario si prende quota fino a incrociare un tratturo proveniente da destra (Terz'Alpe) che porta verso la Colletta dei Corni. Poco dopo si raggiunge l'ampia dorsale boscosa che costituisce lo spartiacque fra la Val Ravella e la Valle del Foce. Procedendo nel bosco ci si avvicina allo scavalcamento del crinale passando fra alcuni grossi massi erratici. Il cammino prosegue poi in leggera salita, fino a intravedere le rupi calcaree dei Corni di Canzo. Si raggiunge poi il Rifugio Sevalle cui spalle il sentiero taglia in obliquo verso destra, raggiungendo in breve la Forcella dei Corni 1300 m., che separa il Corno di Canzo centrale, a sinistra, da quello occidentale a destra. 
Dal valico si può raggiungere abbastanza facilmente la cima del Corno centrale. Dalla cima il panorama è estesissimo. La discesa si compie per la stessa via tornando alla Forcella dei Corni.

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