La Fondazione Umberto Veronesi spiega gli effetti benefici dell’attività fisica leggera, che andrebbe praticata per 150 minuti alla settimana
Forse in Italia non è ancora pre-sente una vera e propria cultura dell’attività fisica, come invece esiste da tempo in molti Paesi all’estero. Tuttavia, è bene ricordare che non servono grandi sforzi per permettere al nostro organismo di beneficiare degli effetti positivi del movimento. Mediamente, migliaia di persone frequentano palestre e un milione e in piscina. Ma occorre tenere presente che anche il semplice uscire di casa e camminare può giovare notevolmente all’organismo. Quest’attività solo apparentemente banale permette a chiunque, a costo zero e senza bisogno di essere degli atleti, di ottenere significativi benefici in termini di salute con controindicazioni praticamente inesistenti. A spiegarlo, dettagliatamente, è la fondazione Umberto Veronesi, che spiega come una sana camminata possa avere effetti positivi sulla persona, paragonabili quasi a quelli di un farmaco. Ecco perché:
CAMMINARE E’ FONDAMENTALE
Camminare, si apprende da uno speciale dossier messo a punto dalla Fondazione Veronesi, aiuta a ridurre il livello di colesterolo “cattivo” (o LDL, lipoproteine a bassa densità che trasportano il colesterolo dal fegato alle cellule di tutto l’organismo) e alzare quello “buono” (o HDL, lipoproteine ad alta densità, che portano il colesterolo in eccesso dai tessuti corporei verso il fegato che ha il compito di smaltirlo). Camminare aiuta ad abbassare la pressione arteriosa, a controllare il rischio di diabete di tipo2, a tenere il peso nei limiti desiderabili. Una passeggiata di un’ora a quattro chilometri all’ora, per esempio, fa spendere fra le 100 e le 200 calorie e fa bruciare almeno sei grammi di grasso. Se si accelera, si bruciano più calorie in minor tempo, ma si consumano più carboidrati e meno lipidi (la stessa persona che cammina un’ora a 6 km/h consuma tre grammi di grasso).
QUANTO CAMMINARE
Anni fa, l’Organizzazione mondiale della sanità lanciò lo slogan dei diecimila passi al giorno per stare bene. Tradotto in distanza fanno circa sette chilometri. Una distanza che sembra insormontabile, ma se si ragione su questo dato ci si accorge che una persona, in una giornata qualunque, guardando le vetrine, buttando la spazzatura, passando l’aspirapolvere, compie cinquemila passi, l’obiettivo è tutt’altro che impossibile. Un po’ più di fatica spetta ai sedentari, che mediamente compiono 2.000-2.500 passi, ma sono anche coloro che più possono beneficiare di piccoli progressi, come 400 metri in più al giorno. Secondo gli esperti, i primi rirultati si notano già facendo 150 minuti alla settimana di esercizio leggero, dalla camminata alla corsetta leggera. Il mix vincente potrebbe essere mezz’ora di attività fisica al giorno, magari divisa in tre momenti - ad esempio tre passeggiate - da dieci minuti ciascuno. I suggerimenti restano quelli di sempre: andare a fare la spesa al mercato muovendosi a piedi. La regola da rispettare è una: mettere al bando la sedentarietà.
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