Esercizio? Moderato ma con continuità

SALUTE • Intervista al dottor Luigi Mancini: «Correre una volta la settimana può essere addirittura dannoso» 


benedetta fornasari 
«Secondo me quelli che vanno a correre hanno il divano scomodo». Questo meme (nel gergo di internet indica un contenuto divertente diffuso sul web, che può essere una frase, una immagine o un video) divenuto virale soprattutto grazie al social network Facebook, prende di mira, in modo ironico, coloro che allo sforzo fisico e al sudore preferiscono la comodità del sofà. 
Se praticare sport può risultare troppo impegnativo in termini di tempo, energie e denaro, una ottima e valida alternativa è l’allenamento giornaliero, quello che non si fa in palestra, nelle strutture sportive o sui campi da gioco, ma che consente comunque di bruciare le calorie, tonificare i muscoli e allenare il sistema cardiaco e respiratorio: è sufficiente prendere le scale, anziché l’ascensore, camminare oppure andare in bicicletta invece di spostarsi con l’auto. Lo ha recentemente consigliato anche il governatore del Veneto Luca Zaia, il quale ha proposto una norma che imponga di collocare dei cartelli negli ascensori per invitare a usare le scale. L’idea del presidente Zaia è in linea con le prescrizioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che raccomanda, infatti, di praticare quotidianamente almeno trenta minuti di attività fisica moderata per migliorare il proprio stato di salute, al fine di prevenire o attenuare le principali patologie cronico-degenerative (malattie cardiovascolari, respiratorie, osteoarticolari, diabete, obesità e de- pressione). 
Abbiamo approfondito l’argomento con il dottor Luigi Mancini, specialista in Medicina dello Sport, Direttore sanitario e responsabile del servizio di medicina dello sport di Holis Medical Center di Cremona. 
Quali sono i consigli per mantenersi in forma, senza necessariamente praticare attività sportiva? 
«L’attività lieve, per intenderci quella che consente di parlare tranquillamente, e quella moderata, che invece consente di tenere una conversazione ma con difficoltà, sono entrambe benefiche per la salute, mentre l’attività intensa è sempre potenzialmente nociva, in quanto usurante per l’organismo. L’attività lieve/ moderata, come il camminare e il salire e scendere le scale, è praticabile quotidianamente e a costo zero dalla maggioranza della popolazione. Si tratta di attività semplici e soprattutto frequenti in grado di generare fenomeni adattativi nell’organismo in base alle sollecitazioni ricevute. In pratica, più sottoponiamo il nostro organismo ad una determinata attività, più lo “costringiamo” ad abituarsi ad essa, sia in senso positivo (es. una corretta alimentazione o un’adeguata attività fisica), sia in senso negativo (es. una dipendenza da farmaci, droghe o alimenti). Sottolineo che l’organismo modifica le sue caratteristiche, adattandosi al segnale dato, prima di tutto in ragione della sua frequenza: andare a correre a piedi o in bicicletta una volta alla settimana è del tutto inutile, se non addirittura dannoso, se negli altri sei giorni non pratichiamo attività fisica». 
Quali sono i benefici derivanti da una attività fisica non intensa? 
«I principali adattamenti positivi sono rappresentati dalla ottimizzazione della risposta cardiovascolare, dalla migliore capacità di utilizzo del glucosio, vale a dire un metabolismo più efficiente, e soprattutto da una migliore capacità di sopportare le condizioni di stress, grazie a una maggiore produzione di un gruppo di sostanze chiamate endorfine che, per esempio, intervengono nel tono dell’umore, nella qualità del sonno e nel funzionamento del sistema digerente. Desidero però precisare che non c’è alcuna attività fisica, per quanto frequente, che possa sostituirsi ad una corretta alimentazione. Per estremizzare questo concetto, dovendo per forza scegliere, è preferibile un tipo sedentario che si alimenta in modo ottimale piuttosto del tipo sportivo che, in virtù di ciò, pensa di potersi permettere qualsiasi tipo di vizio gastronomico. Ovviamente l’ideale sarebbe nutrirsi in modo corretto e muoversi in modo adeguato. A tal riguardo, sono favorevole a tutte le azioni finalizzate a promuovere la “cultura del benessere” a cui concorrono per esempio le manifestazioni a partecipazione collettiva, come le Camminate della salute o le gare podistiche, in quanto rappresentano un valido sistema per favorire lo sviluppo di una cultura della salute e di pratiche virtuose». 

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