Scuole poco sicure? Proposta una legge per cambiare

Le nostre scuole sono a rischio?
La mobilitazione delle associazioni Cittadinanzattiva e Save the Children, che chiedono misure per evitare danni pericolosi. Dal 2001 39 vittime 


Le scuole italiane sono sempre meno sicure. Sono infatti 47, in tutto, i danni che si sono registrati dall’inizio delle lezioni, ovvero da settembre ad oggi. Fra cadute di calcinacci e distacchi dell’intonaco sale l’allerta per la sicurezza degli studenti. 
A denunciare una situazione che preoccupa sono state, nei giorni scorsi, le associazioni Cittadinanzattiva e Save the Children, che hanno presentato alla Camera dei Deputati il loro Manifesto, ovvero un elenco di nove punti che, se seguiti, possono rendere le scuole ambienti più sicuri. Le vittime, dal 2001, sono state 39. Il 31 ottobre del 2002, durante un violento terremoto, morirono 27 bambini alla scuola Iovine. Il sisma colpì il Molise e la Puglia. Ma episodi simili, seppur di portata inferiore, si sono susseguiti anche negli anni successivi. Per questo, per molti, ora è arrivato il momento di fare qualcosa per cambiare la situazione. 

I DATI 
Attualmente sono 17.187 gli edifici scolastici che si trovano in aree con una pericolosità sismica alta o medio-alta e circa 4 milioni e mezzo gli studenti tra i 6 e i 16 anni che vivono in province in tutto o in parte rientranti in queste aree. La scarsa sicurezza delle scuole riguarda solo gli istituti che sorgono in zone ad elevato rischio sismico? Per nulla affatto. Il report presentato in questi giorni da Cittadinanzattiva e Save the Children, spiega che «solo il 53,2% degli edifici scolastici in tutta Italia possiede il certificato di collaudo statico e il 53,8% non ha quello di agibilità o abitabilità». 

LA PROPOSTA DI UNA LEGGE 
Le due associazioni che si fanno portavoce della mobilitazione, ora, chiedono che in Parlamento si discuta di una legge che possa garantire edifici scolastici in sicurezza. «Da anni organizzazioni come le nostre e singoli cittadini si battono perché la sicurezza scolastica sia garantita nei fatti - ha spiegato Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva - Crediamo che una proposta di legge che veda al centro la partecipazione dei cittadini per la messa in sicurezza, la ricostruzione e costruzione di nuovi edifici scolastici, possa diventare un terreno di impegno comune». 
Raffaela Milano, direttrice programmi Italia-Europa di Save the Children sottolinea la necessità di «una legislazione che possa integrare e riordinare l’attuale normativa, frammentaria e incompleta, e mettere finalmente al centro il diritto dei bambini a una scuola sicura in senso strutturale e antisismico, ma anche confortevole e priva di barriere architettoniche, e il diritto delle famiglie a una piena informazione sulla condizione degli edifici che i loro figli frequentano». 

I NOVE PUNTI 
Il Manifesto per scuole sicure redatto da Cittadinanzattiva e Save the Children spiega in nove punti quanto il tema della sicurezza scolastica sia un diritto per gli studenti e per il personale che lavora nei tanti istituti italiani. Con misure di sicurezza più efficaci, anche le famiglie potrebbero contare su spazi meno a rischio per i propri figli. 

I PRESIDI 
Alla richiesta delle due associazioni segue anche la mobilitazione dei presidi italiani. L’associazione “Modifica 81” , fondata proprio da una dirigente scolastica, chiede la modifica del dlgs 81/08: «Non è ammissibile - spiegano - che i dirigenti scolastici siedano su una polveriera ardente e paghino per responsabilità di inadempienze di altri enti o altri soggetti professionali». L'associazione, a metà marzo, aveva preso parte a un tavolo di lavoro sul tema della sicurezza a scuola e della prevenzione dei rischi a Palazzo Madama. Un tema, quello della sicurezza, che sta causando una grande mobilitazione. In molti chiedono maggiori interventi per non rischiare che gli edifici scolastici in “cattiva salute” mettano a rischio la tranquillità di studenti, docenti e del personale che opera ogni giorno all’interno di essi. 

Commenti