Sul lago di Como, lungo il Sentiero del Viandante

Un percorso che costeggia il ramo di Lecco, dall’Orrido di Bellano a Varenna 


La primavera è ormai ufficialmente arrivata e la voglia di spostarsi per qualche breve gita in giornata cresce sempre più. Dove andare dunque nel prossimo fine settimana? Una meta particolarmente consigliata in questo periodo è il sentiero del Viandante, sul lago di Como. è un percorso escursionistico di circa 40 km, che si snoda lungo la sponda orientale del Lago di Como. 
Il sentiero ha inizio ad Abbadia Lariana e tocca di- versi comuni (Mandello del Lario, Varenna, Bellano, Dervio, Colico) per arrivare a Piantedo. Si può percorrere in varie tappe in maniera agevole: infatti non necessitano attrezzature particolari, ma un semplice equipaggiamento da escursione. Non è impegnativo, salvo due salite che consentono di raggiungere splendidi balconi che si aprono sul panorama naturale del lago. Per una gita in giornata, si può percorrere il tratto che unisce Bellano a Varenna. Partendo dal centro storico di Bellano ci si sposta verso Varenna percorrendo lo stesso sentiero acciottolato che hanno percorso migliaia di viandanti nei secoli scorsi per spostarsi tra i borghi della riviera. Ammirando il fantastico panorama, i muri a secco, gli ulivi e le chiesette si può raggiungere prima il Castello di Vezio e poi il paese di Va- renna, perla del Lago di Como. 
Vista la quota modesta e il clima mitigato dalla pre- senza del lago, le stagioni migliori per frequentare il Sentiero del Viandante sono sicuramente la primavera e l’autunno, periodi nei quali si può cogliere la bellezza di momenti molto speciali nel ciclo della natura.
LA STORIA - 
Quello del Viandante è un sentiero del quotidiano, lungo il quale hanno camminato prima di noi le generazioni di coloro che hanno costruito il mondo lagheé, pietra su pietra, casa su casa, darsena su darsena, ma è anche la “cerniera” che unisce i due estremi di questo mondo, acqua e montagna, in un connubio che regala panorami e paesaggi di commuovente bellezza. Mentre lungo la sponda comasca del lago la via di comunicazione fra la pianura e le vallate alpine è sempre stata la Strada Regina, tracciata sin dai tempi dei romani, sul versante lecchese non è mai esistito un percorso unico e ben definito: l’orografia complessa del territorio e le contingenze politiche hanno dato vita a una pluralità di tracciati, più o meno percorsi nelle diverse epoche storiche. L’itinerario che oggi viene indicato come Sentiero del Viandante, riprende il sistema di mulattiere e sentieri che collegava i paesi rivieraschi e di cui si trova traccia certa nei documenti notarili a partire dal ‘700, con i nomi di via Regia o Via Ducale e, più avanti, di Napleona, con chiaro riferimento ai lavori di ampliamento e miglioria di alcuni tratti, attuati, appunto, in epoca napoleonica. 

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