Droga, cresce il consumo di eroina


Un momento di riflessione in occasione della Giornata Mondiale contro l’Overdose

Roberto Poli

In occasione della Giornata Mondiale contro l’Overdose, lunedì 2 settembre, alle ore 11, presso Spazio Comune (P.zza Stradivari, Cremona), il Servizio Dipendenze della Asst di Cremona organizza, in collaborazione con il Comune di Cremona e con i servizi territoriali, un incontro pubblico al fine di aumentare la consapevolezza e l’attenzione sul problema dell’aumento dell’uso di eroina e delle morti per overdose. 
Del resto quello del ritorno dell'eroina, da alcuni anni, sta tornando a essere un vero e proprio fenomeno sociale, che sta assumendo dimensioni sempre più importanti. Il consumo in Italia ha ripreso a crescere, con una grande diffusione anche tra i giovanissimi. Tra l'altro in Italia il prezzo delle droghe pesanti – come l’eroina – ha subito negli ultimi anni un drastico calo, con la presenza anche di microdosi dal costo di soli 5 euro. Un fatto che ha reso queste sostanze alla portata di tutti, soprattutto dei ragazzi più giovani. 
Come spiega Roberto Poli (Responsabile Servizio Dipendenze, Asst Cremona, nella foto) «In Italia i dati del Dipartimento Servizi Antidroga indicano che da due anni stanno aumentando parallelamente i sequestri di eroina (nel 2018 aumento del 59 %) e le morti per overdose (aumento consecutivo per il secondo anno, nel 2018 + 12.84% rispetto all’anno precedente). Questi dati e l’emergenza iniziale dell’uso di oppioidi sintetici molto più potenti dell’eroina anche in Italia fanno temere di ripercorrere il trend della opioid crisis americana». 
Fra gli operatori dei servizi pubblici e privati, inoltre, «vi è l’impressione crescente che il numero odierno di consumatori di eroina ‘sommersi’ e non in contatto con i servizi (e come tali a maggiore rischio di morte) sia molto più ampio che in passato. Nel 2018, presso il Sert di Cremona sono state prese in carico per uso di eroina oltre 500 persone, ma i potenziali consumatori potrebbero essere molti di più» continua Poli. 
«Per queste ragioni è necessario percorrere due azioni parallele e al tempo stesso complementari: la prima, riconsiderare e rafforzare gli interventi di riduzione del danno, a partire dalla diffusione del naloxone, un farmaco salvavita che è in grado di contrastare l'azione di sostanze analgesiche o stupefacenti a base oppiacea in caso di overdose» conclude Poli. «La seconda, è sensibilizzare e informare più persone possibili sull’argomento, un tema ancora troppo spesso avvolto da un forte stigma che rende difficile l’opera di prevenzione verso i soggetti a rischio».

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