LA STANGATA • Fra libri, quaderni, zaini, astucci e diari il conto per il rientro è salato
ENRICO GALLETTI
Agosto finisce e gli scaffali di cartolerie e supermercati si riempiono di libri, astucci, diari, quaderni e penne. La sorpresa tutt’altro che dolce, però, è dei genitori, che quest’anno dovranno vedersela con un rincaro fino al 3% dei prezzi del corredo scolastico. Tornare fra i banchi di scuola può costare molto caro, in media fino a mille euro a studente. A fare i conti è il monitoraggio dell’Osservatorio nazionale di Federconsumatori, che ha stilato una classifica degli oggetti più cari. Nella lista degli aumenti, il primo posto spetta agli astucci “di marca”, quelli cioè griffati da personaggi dei cartoni animati e grandi firme. La spesa per il corredo scolastico am- monta a circa 533 euro a studente, più gli extra. E schivare il salasso non è così semplice, visto che i prezzi, almeno fino a prima campanella inoltrata, non si abbasseranno. Esistono alcune differenze di prezzo tra cartolerie, supermercati e negozi online, così come variano le esigenze dei prodotti (e quindi i costi) da scuola a scuola. A incidere maggiormente sulla spesa per il ritorno in classe sono, come ogni anno, i libri di testo. Dopo un leggero calo dei costi registrato negli scorsi anni, i prezzi tornano a salire. Nel 2019, in media, per i libri suggeriti dai singoli istituti (comprensivi di due dizionari: uno di italiano e uno di inglese) si spenderanno 470 euro per ogni studente, il 3% in più rispetto al 2018. A questa cifra va aggiunta quella necessaria per il materiale di cancelleria e per zaini, diari e astucci. La stima di Federconsumatori è stata realizzata prendendo in considerazione scuole medie inferiori, licei, istituti tecnici. I prezzi indicati dall'Osservatorio fanno riferimento all'acquisto di libri nuovi, ma va detto che molte famiglie ricorrono a testi di seconda mano. Una strategia che, dati alla mano, porta a risparmiare più del 33% della spesa.
La stangata maggiore ogni anno è quella dei genitori che hanno iscritto i figli alle classi prime e che devono quindi far fronte anche all’acquisto di libri e materiali necessari per più di un anno scolastico. Un alunno al primo anno di liceo spenderà per libri di testo più quattro dizionari (italiano, inglese, greco e latino prendendo a esempio il liceo classico) 668 euro (con un rincaro del 2,5% rispetto allo scorso anno), ai quali si aggiungono 533 euro per il corredo scolastico. Spesa totale a carico della famiglia: 1.201 euro. Cala, seppur di poco, la previsione di spesa di uno studente iscritto al primo anno delle medie, che sborserà 438 euro di libri (comprensivi di due vocabolari) e 533 euro per il corredo scolastico. Totale: 971 euro. E poi c’è il capitolo dei brand. Alzi la mano il genitore che, a settembre, non si trova alle prese con le richieste dei figli, che spingono per tornare a scuola con agende firmate e astucci di marca. Da Spiderman ai Minions, passando per Peppa Pig e i beniamini delle squadre di calcio. Stare al passo con le ultime tendenze, però, ha un costo. Significa spendere fino a 140 euro per uno zaino 40 euro per un astuccio e 25 per un diario. È il business (astuto) del ritorno fra i banchi.
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