Il tema del cibo in cinquanta opere

Fino al 29 settembre a Quinzano si possono ammirare dipinti, grafiche e sculture sul tema del gusto 


Dopo la consueta pausa estiva, riprende l’attività espositiva all’Ex Chiesa delle Dimesse a Quinzano. La nuova proposta culturale, promossa dall’amministrazione in collaborazione con il servizio biblioteca, è la rassegna “De Gustibus”, grazie alla quale si possono ammirare oltre cinquanta opere fra dipinti, grafiche e sculture sul tema del cibo e del gusto. I lavori sono stati eseguiti da Adriano Bruneri, Stefano Cozzaglio, Cornelia Calzavacca, Vittorio Politi, Guido Nolli, Elisa Migliaccio, Franca De Ponti, Mara Corfini, Emanuela Sidari, Guigi Dainesi, Enrica Groppi, Anna Paola Cozza, Giancarlo Soave, Emanuela Terragnoli, Duilio Busdon, Antonella Agnello, Marisa Bellini, Giorgio Armelloni, Isabella Ditaranto, Cristina Patti, Cristina Alletto, Ambra Pavesi, Pierangelo Bennati, Riccardo Franzoni, Evelina Mazzucco, Claudio Guatteri, Loredana Boldini, Maria Angela Fiorasi, Corrado Rossetti, Giovanna Ferrari, Chiara Perolo, Anna Semeraro, Paola Padovani, Giorgio Denti, Maria Cavaggioni, Lorenza Pellini, Mirella Valenti, Paolo Marchetti, Marina Venturi, Ennio Sartori, Mayra Castellon, Florentina Panainte, Marinella Premoli, Rosella Vaghetti, Riccardo Bozuffi, Liubov Fedoseeva, Susanna Poli, Franco Soresina, Ernesto Roversi, Marinella Ferrero, Antonietta Giannetta. Durante il vernissage, il curatore Simone Fappanni ha tenuto una conferenza su questo affascinante tema, sul quale ha scritto un libro omonimo che sarà presentato, nella rinnovata veste editoriale, con copertina di Mara Corfini. Si tratta di un tema alquanto sfaccettato quello del gusto che è in grado di riservare imprevisti e sorprese. Lo conferma lo stesso Fappanni, sottolineando come «cibo ed eros siano estremamente correlati, o possono esserlo in determinate circostanze. Forse perché l’atto di alimentarsi e l’atto erotico hanno nella loro essenza un’idea di possesso fisico, oltre che mentale, che potrebbe facilmente accumunarli, fatte naturalmente le debite distinzioni. Ne offre una eloquente dimostrazione la celebre opera “Il Gusto” di Mario Schifano». Ma questo tema, continua lo studioso, ha naturalmente avuto vasta eco nell’ambito anche della rappresentazione di uno dei più significativi passo biblici, quello della Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre, al centro del quale, come noto, c’è il desiderio di assaporare il “gusto” della mela proibita. Una metafora dai profondi contenuti teologici che merita un’approfondita riflessione. E qui il pensiero va ai lavori di Albrect Dürer. Lo studioso non mancherà di soffermarsi su capolavori di tanti altri maestri, fra cui Caravaggio, Marten de Vos, Lucas Cranach, e tanti altri celebri pittori. L’esposizione è visitabile nei weekend e per gruppi e scolaresche anche in altri giorni contattando la responsabile della biblioteca, fino al 29 settembre. Per informazioni: 338 7475657. 

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