FOCUS
Senso civico, rispetto per la natura, salvaguardia dell’ambiente, amore per il nostro pianeta. L’onda verde travolge sempre più le giovani generazioni, ma anche gli adulti di ogni età, che in modo più o meno strutturato, singolarmente o in gruppo, si impegnano per ridurre e contrastare l’inquinamento causato dai rifiuti. Non esiste un pianeta B, dunque è fondamentale adottare uno stile di vita sostenibile, cambiare abitudini, e promuovere pratiche virtuose a livello globale perché “se tante piccole persone, in tanti piccoli posti, fanno tante piccole cose, può cambiare la faccia di tutta la terra”.
Un appello accolto da Edoardo Manza e Valentina La Cara, torinesi di 24 e 22 anni, che hanno deciso di dare una svolta alla loro vita, lasciando casa e lavoro, per una missione ecologica: pulire città, borghi e località turistiche italiane da mozziconi di sigaretta e immondizia. Dallo scorso gennaio i due fidanzati, accompagnati dall’inseparabile amico a quattro zampe Bubble, hanno iniziato ad attraversare in camper la penisola italiana, da nord a sud, per raccogliere la sporcizia abbandonata da cittadini e turisti incuranti e maleducati che disseminano, dove capita, resti di sigarette e rifiuti di ogni genere.
I due “viaggiatori ecologici” sono recentemente balzati agli onori della cronaca grazie al cliccatissimo video “11mila sigarette in due ore” girato a Vercelli e diventato virale grazie alla pagina Instagram e al canale Youtube “In viaggio con Bubble”.
Edoardo e Valentina, fortemente motivati e assolutamente convinti della scelta intrapresa, si impegnano per sensibilizzare l’opinione pubblica al tema ambientale e attuare un vero cambiamento per un pianeta pulito. In questa sfida non sono soli: il prossimo 21 settembre si terrà il World Cleanup Day, una giornata mondiale ecologica per ripulire il mondo dai rifiuti a cui nella precedente edizione hanno partecipato quasi 18 milioni di persone di 157 Paesi, raccogliendo ben 88.500 tonnellate di rifiuti pari quasi a 9 Tour Eiffel.
La spinta ecologista riguarda anche Cremona e il nostro territorio provinciale che si contraddistinguono per l’elevata sensibilità ambientale dimostrata da enti e istituzioni e, in particolare, dal mondo dell’associazionismo e del volontariato. Pochi mesi fa abbiamo raccontato la storia di Mirko, il ragazzo del Po che da solo è solito raccogliere spazzatura sullo spiaggione del Po e nei dintorni. Oggi abbiamo sentito le testimonianze di due gruppi organizzati, uno a Cremona e uno a Casalmaggiore.
BENEDETTA FORNASARI
Lo scorso aprile è nato Cremon-Eco, un gruppo di studenti universitari che, insieme a un paio di adolescenti, hanno deciso di dedicare tempo ed energie alla causa ambientale. Riccardo Bulfari, uno dei fondatori, ci racconta l’impegno del gruppo made in Cremona.
Come è nato il gruppo Cremon-Eco e da chi è composto?
«Posso affermare che si tratta di un progetto nato per caso. Lo scorso 31 marzo quattro nostri amici, durante un giro lungo il Po, si sono imbattuti in uno spettacolo indecente: buste di patatine, contenitori di succhi di frutta, sacchetti e bottiglie, il tutto abbandonato sulla spiaggia. Non ci sembrava giusto fare finta di niente, perché nella migliore delle ipotesi quei rifiuti sarebbero rimasti lì e nella peggiore delle ipotesi sarebbero finiti nel fiume. Abbiamo pensato di fare qualcosa per chi sarebbe passato dopo di noi quindi abbiamo raccolto la sporcizia e diffuso le immagini su un gruppo Facebook con l’obiettivo di sensibilizzare le persone. In seguito, ci siamo recati altre volte in zona Po, ma ci siamo resi conto che non era abbastanza allora abbiamo deciso di coinvolgere più persone possibile, organizzando eventi di pulizia programmati e pubblicizzati attraverso i canali social. I fondatori di Cremon-Eco sono, oltre al sottoscritto, Francesca Chiodelli, Mariagrazia Bodini, Filippo Damiani, Giulia Spotti, Flora Spotti, Flavio Spotti, Erika Galli, Raffaele Zappalà. C’è anche un’altra ragazza che preferisce mantenere l’anonimato, ma mi sembra comunque giusto citare la sua presenza. Essendo tutti studenti, per la maggior parte universitari, tranne due ragazzi che frequentano la scuola superiore, organizziamo le azioni di pulizia prevalentemente nel tempo libero da lezioni ed esami. Non è sempre facilissimo conciliare il tutto, ma ne vale la pena! Non abbiamo nessuna “entrata” economica e non chiediamo alcun contributo ai nostri volontari, tranne quello di portare con sé la propria attrezzatura (guanti, sacchi e pinze). Siamo semplicemente un gruppo di amici che si ritrova per pulire. Proprio grazie a questa organizzazione chiunque voglia dare una mano è il benvenuto, senza alcuna limitazione o distinzione, tant’è vero che il gruppo si è ampliato e vi aderiscono dalle 30 alle 50 persone anche grazie alla collaborazione con altri volontari che di solito operano autonomamente, ma che spesso si uniscono a noi».
Quali iniziative promuovete e quali sono i progetti per il futuro?
«Il nostro gruppo ripulisce l’ambiente da rifiuti di qualsiasi tipo anche se alcune volte ci concentriamo su un particolare tipo di rifiuto come i mozziconi di sigaretta. Siamo intervenuti in zona Po il 14 aprile, l’11 maggio e il 1° giugno; alla Lanca Vacchelli il 14 luglio e presso i giardini di piazza Roma a Cremona l’8 giugno e il 24 luglio. La nostra azione però non si limita alla raccolta dei rifiuti ma è una vera e propria opera di sensibilizzazione rivolta ad incentivare la raccolta differenziata - da effettuarsi correttamente - e la riduzione della plastica usa e getta. Tutti possono adottare comportamenti ecosostenibili ma soltanto insieme possiamo combattere l’inquinamento. Nel mese di maggio abbiamo svolto attività di sensibilizzazione ambientale presso i licei Aselli e Anguissola di Cremona e intendiamo riprendere questa iniziativa anche per il prossimo anno scolastico perché in questo modo possiamo parlare con ragazzi che hanno all’incirca la nostra età e coinvolgerli. A tal proposito stiamo dialogando con l’Amministrazione comunale di Cremona per intraprendere un percorso più strutturato nell’ambito scolastico. Desidero ringraziare il Comune che ci ha sempre supportato, fin dall’inizio, anche da un punto di vista logistico, aiutandoci con il trasporto dei rifiuti e fornendoci il materiale per effettuarne la raccolta. Aiuti che, specialmente in una occasione, sono stati fondamentali a causa della quantità e della tipologia di rifiuti che abbiamo incontrato: oltre alle classiche bottiglie di plastica o di vetro, alle lattine, alle taniche, ai copertoni e ai vari sacchetti e carte alimentari, ci è capitato di trovarci davanti un divano, griglie metalliche, bombole del gas, capi di abbigliamento, prodotti per l’igiene intima. Per il futuro abbiamo già pianificato altri interventi, per esempio il 7 o l’8 settembre collaboreranno con noi i giovani di Agropolis. Facciamo parte anche della rete Clean-up Italia, una associazione che riunisce oltre 50 realtà a livello nazionale che, come noi, si occupano di raccolta dei rifiuti e sensibilizzazione ambientale da svolgere indipendentemente e liberamente nel proprio territorio. Questo network è anche un luogo di dialogo, di confronto e di scambio di idee, una “vetrina” delle azioni compiute da ogni gruppo, una rete in cui ci si supporta vicendevolmente e che serve per coordinare eventi condivisi tra tutte le associazioni».
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