«L’obiettivo è tornare nelle coppe europee»

Volley serie a1 la rosa e,’ora al completo con l’ingaggio dell’opposto Lara Vukasovic la èpiù Pomì ha allestito una squadra in grado di competere ad alti livelli 


Vanni Raineri
Con l’ingresso dell’opposto franco-croata Lara Vukasovic, presentata mercoledì alla Casa al Mare di Forte dei Marmi, da dove il team rosa è rientrato ieri sera al termine del tradizionale raduno, si è completato il roster della Vbc Casalmaggiore. Lara, 197 centimetri di altezza, ha 25 anni ed è cresciuta a Zagabria, ha poi frequentato l’Università Usa di Berkeley prima di trasferirsi, due anni fa, a Parigi. E’ dunque una novità assoluta per il campionato italiano. Casalmaggiore si presenta per la settima volta consecutiva al via nel torneo di A1 femminile, ma per la prima volta lo fa con lo stesso allenatore della stagione precedente. Qui sono passati i più grandi tecnici del volley femminile contemporaneo: prima Beltrami, poi nell’ordine Mazzanti, Barbolini, Caprari, Abbondanza (sostituito da Lucchi) e Gaspari. 

Come mai, chiediamo al presidente Massimo Boselli Botturi, è arrivata la prima conferma? E pensa che la continuità possa essere un valore aggiunto? 
«Sulla continuità col buon campionato dello scorso anno abbiamo improntato la stagione 2019-2020. Riteniamo che aver confermato l’intero staff tecnico, con il solo inserimento dell’assistente coach Martino Volpini e la conferma di 4 settimi delle titolari possa essere un valore aggiunto, soprattutto nella prima fase della stagione, quando tante squadre dovranno trovare la sintonia e l’amalgama. Lo dimostra l’attività che si è svolta nei giorni di ritiro a Forte dei Marmi, dove abbiamo assistito a una perfetta sintonia dello staff tecnico, già rodato sulla struttura marina e sulle palestre che abbiamo a disposizione per gli allenamenti». 

Avete confermato appunto anche 4 giocatrici di peso, tra cui Danielle Cuttino per la quale secondo molti osservatori potrebbe essere l’anno della consacrazione. Il roster è quello che inseguivate o ci sono operazioni di mercato sfumate che le hanno lasciato l’amaro in bocca? 
«Il roster è quello che abbiamo fortemente voluto. E’ vero che abbiamo inseguito il sogno del ritorno a Casalmaggiore di Carli Lloyd e l’operazione era davvero vicina al perfezionamento. Ma poi le sirene turche l’hanno portata all’Eczacibasi e abbiamo avuto la possibilità di bloccare Ana Antonoijevic, che subito dopo la firma con la Vbc è diventata oggetto del desiderio di parecchi clubs. Al coach Gaspari al termine della scorsa stagione ho chiesto cosa potevamo fare per rinforzare la squadra e lui ha detto che dovevamo concentrarci sulle centrali e così è stato: abbiamo ingaggiato Federica Stufi e Tiziana Veglia, due italiane di prima grandezza, e siamo riusciti a concretizzare l’arrivo a Casalmaggiore di Mina Popovic, centrale della Nazionale serba campione di mondo, che inseguivamo da due anni». 

Mancano quasi due mesi all’inizio di un campionato che si fa ogni anno più competitivo, come dimostrano anche i successi italiani nelle competizioni continentali. Qual è quest’anno l’obiettivo realistico delle rosa? 
«L’obiettivo che chiederò alla squadra di centrare è il ritorno della Vbc alle Coppe Europee, un palcoscenico che ci manca e che riteniamo fondamentale. Quindi vuol dire classificarsi nelle prime 5, sapendo che le prime 5 della passata stagione si sono rafforzate e anche squadre arrivate alle nostre spalle hanno potenziato fortemente l’organico». 

I pronostici danno favoritissima Conegliano e alle spalle il terzetto Novara-Scandicci- Monza. La èpiù Pomì appena dietro, assieme a Bergamo, Busto e Firenze. E’ una griglia di partenza che condivide? 
«Indubbiamente Conegliano è la squadra da battere. Ha vinto l’ultimo scudetto e si è rafforzata ingaggiando la più forte giocatrice al mondo, Paola Egonu. Direi che solo Conegliano può perdere le sue sfide. Dietro vedo Scandicci, che ancora una volta ha fatto investimenti pesanti, Busto, che ha confermato le forti giocatrici che aveva e ha fatto innesti molto intelligenti. Novara ha cambiato molto e soprattutto ha perso la sua stella, Egonu, ma ha un genio in panchina che ci ha sempre stupito. Monza ha investito cambiando pedine fondamentali, come il palleggio e portando la brava Danesi al centro, farà molto bene. Firenze invece ha costruito il suo futuro puntando su alcune giovani molto promettenti». 

Quest’anno si torna alle 14 squadre, dunque senza il turno di riposo ai playoff vanno addirittura le prime 12, e la finale per lo scudetto sarà in gara unica. Condivide queste variazioni? 
«Ogni anno vengono apportate alcune innovazioni con l’obiettivo di rendere più interessante e avvincente il campionato. Quest’anno è stata introdotta la finale secca e ritengo che possa richiamare una grande attenzione di tutto il mondo del volley, così come la Coppa Italia con Final Eight. In Cda di Lega Volley abbiamo a lungo discusso le innovazioni da apportare e sono convinto che le scelte fatte siano finalizzate a crescere l’attenzione sul nostro movimento che già sta vivendo un momento di grandissimo interesse». 

Per finire, un pronostico sull’Italia di Davide Mazzanti nell’Europeo iniziato ieri? 
«Italia-Serbia è stata la finale del Mondiale dello scorso anno. Una finale che credo possa replicarsi agli Europei, magari con la vittoria questa volta della nostra Nazionale che può contare davvero su alcuni fenomeni e un bravo allenatore». 

Un bravo allenatore, Davide Mazzanti, che portò 4 anni fa Casalmaggiore sul tetto d’Italia.

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