Da “terrapiattismo” a “figaggine” Anche il vocabolario si aggiorna

LINGUA • Fra i nuovi termini apparsi sul “Devoto Oli” anche quelli legati all’ambiente 


ENRICO GALLETTI 
Forse vi sembreranno strane, ma da qualche giorno sono ufficialmente parole della lingua italiana. Il vocabolario messo a punto da Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli nel 1967 si aggiorna, e lo fa accogliendo fra le pagine decine di nuove voci. Solo nella versione cartacea ci sono 75.000 categorie, 250.000 definizioni, 45.000 locuzioni e tre nuove rubriche di pronto soccorso linguistico. Nella versione digitale le definizioni sono addirittura 50 mila in più. 
GLI AGGIORNAMENTI 
Ad essere aggiornati sono sostantivi come “coppia”, “costituzione”, “cooperazione”, oppure aggettivi come “autorevole”, “bisognoso” e “illusorio”. I nuovi termini vengono “rinfrescati” sulla base dei nuovi significati che le parole stesse hanno assunto nell’ultimo periodo. Alcune modifiche sono state apportate anche alle unità di misura, che devono adattarsi ai nuovi criteri internazionali entrati il vigore il 20 maggio scorso.
Le definizioni sono cambiate: da metro a chilogrammo; da secondo ad ampere; da carica a frequenza... 
LE NUOVE PAROLE 
La maggior parte delle nuove parole prende spunto dal linguaggio dell’attualità, un vocabolario in continuo mutamento. Arrivano le voci “revenge porn”, o porno vendetta”, “terrapiattismo” e “terrapiattista”. C’è poi la sfera della politica, che porta sulle pagine del vocabolario i termini “manovra correttiva”, “sviluppismo”, “pay gap” o “divario salariale”. Il mondo dei mass media e della cultura introduce “foodmania” e “catfishing”; i giornali e la tv portano con sé i termini “detox”, “cyberattivista” e “disinformatore”. C’è poi il forte impulso che proviene da gerghi, modi di dire, nuove mode e ultime tendenze. Ecco dunque arrivare le definizioni di “blastare”, “figaggine”, “pancia a terra”, “trap”, “trapper” e “binge watching”. L’ultimo anno sarà ricordato anche come l’anno dell’ambiente, grazie alla sfida “green” rilanciata dall’attivista svedese Greta Thunberg. Ecco dunque spuntare le definizioni di “plastisfera”, “plogging”, “carbon free”, “guerrilla gardening”, “climate change”, “ecoscettico”, “ecotassa”, “ecobusiness”, “sostenibile”, “economia circolare”. Il vocabolario, alla cui realizzacione si sono aggiunti di recente gli autori Luca Serianni e Maurizio Trifone, non diventa “green” solo nell’evoluzione del linguaggio, ma anche grazie alla carta certificata di cui è composto, un materiale che rispetta a 360 gradi l’ambiente. Nel vocabolario, spiega una nota, è «immutata la ricchezza della proposta, con una costante riscrittura delle voci in maniera semplice, moderna e comprensibile, per guidare il lettore all'uso corretto di una lingua complessa e in perenne trasformazione».

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