SICUREZZA • Il dispositivo, installato sulle auto, emette un segnale acustico in caso di emergenza
VANNI RAINERI
Erano diventati troppi i casi perché continuassimo a non cambiare le cose. Dopo le ennesime tragedie che hanno visto neonati morti per involontario abbandono nell’auto, il governo ha deciso di porre un rimedio rendendo obbligatorio montare sulle auto il cosiddetto dispositivo antiabbandono sui seggiolini Questo per le auto che trasportano bambini fino a 4 anni di età. Il decreto attuativo è stato firmato ad inizio settimana dal ministro dei Trasporti, la piacentina Paola De Micheli. Un caso recente è avvenuto anche nel Cremonese, quest’estate, quando un passante ha notato un piccolo in un’auto chiusa che stava piangendo. Il suo intervento ha probabilmente salvato la sua giovane vita. In tanti altri casi l’esito è stato molto meno positivo. Non solo in Italia: negli Usa infatti il 2018 è stato l’anno più tragico, con ben 51 bimbi morti per essere stati lasciati soli all’interno dell’autovettura chiusa. Questo accade ai bambini non solo perché incapaci di aprire da soli la portiera dell’auto, ma per il fatto che il corpo di un bambino si riscalda da 3 a 5 volte più velocemente rispetto a quello di un adulto. Attenzione però: sempre negli Stati Uniti si è stabilito che il 29% dei bambini morti per ipertermia nell’auto ci erano entrati da soli, all’insaputa dei genitori, un’eventualità che ovviamente non potrà essere risolta dal seggiolino anti-abbandono. La situazione è grave anche in Italia, dove quasi ogni anno si registra almeno un caso finito in tragedia. I genitori si chiedono però giustamente anche quanto costerà il dispositivo, temendo che i produttori possano approfittare dell’obbligo. Un timore che la storia recente insegna a rispettare. Il ministero da questo punto di vista ha fatto sapere che sono attualmente allo studio agevolazioni per l’acquisto dei dispositivi. Innanzitutto va detto che
i vecchi seggiolini non saranno da buttare, ma potranno essere integrati col solo dispositivo di allarme, che attualmente ha un prezzo di mercato che oscilla tra i 50 e i 100 euro. Attenzione però: non è detto che queste caratteristiche saranno le stesse previste dalla norma.
Quanto alle sanzioni, queste si prevedono drastiche, potendo arrivare anche al ritiro della patente (in caso di recidiva) per coloro che non attivano il dispositivo anti-abbandono in auto. Del re-sto non è semplice valutare l’esperienza di altri paesi, in quanto l’Italia è il primo al mondo a prevedere questo obbligo. La norma entrerà in vigore dopo la pubblicazione del decreto legge sulla Gazzetta Ufficiale. Si prevede che l’obbligo scatterà nelle prime settimane del 2020, entro fine febbraio, in quanto servono 120 giorni dalla pubblicazione per l’entrata in vigore ef- fettiva.
Erano diventati troppi i casi perché continuassimo a non cambiare le cose. Dopo le ennesime tragedie che hanno visto neonati morti per involontario abbandono nell’auto, il governo ha deciso di porre un rimedio rendendo obbligatorio montare sulle auto il cosiddetto dispositivo antiabbandono sui seggiolini Questo per le auto che trasportano bambini fino a 4 anni di età. Il decreto attuativo è stato firmato ad inizio settimana dal ministro dei Trasporti, la piacentina Paola De Micheli. Un caso recente è avvenuto anche nel Cremonese, quest’estate, quando un passante ha notato un piccolo in un’auto chiusa che stava piangendo. Il suo intervento ha probabilmente salvato la sua giovane vita. In tanti altri casi l’esito è stato molto meno positivo. Non solo in Italia: negli Usa infatti il 2018 è stato l’anno più tragico, con ben 51 bimbi morti per essere stati lasciati soli all’interno dell’autovettura chiusa. Questo accade ai bambini non solo perché incapaci di aprire da soli la portiera dell’auto, ma per il fatto che il corpo di un bambino si riscalda da 3 a 5 volte più velocemente rispetto a quello di un adulto. Attenzione però: sempre negli Stati Uniti si è stabilito che il 29% dei bambini morti per ipertermia nell’auto ci erano entrati da soli, all’insaputa dei genitori, un’eventualità che ovviamente non potrà essere risolta dal seggiolino anti-abbandono. La situazione è grave anche in Italia, dove quasi ogni anno si registra almeno un caso finito in tragedia. I genitori si chiedono però giustamente anche quanto costerà il dispositivo, temendo che i produttori possano approfittare dell’obbligo. Un timore che la storia recente insegna a rispettare. Il ministero da questo punto di vista ha fatto sapere che sono attualmente allo studio agevolazioni per l’acquisto dei dispositivi. Innanzitutto va detto che
i vecchi seggiolini non saranno da buttare, ma potranno essere integrati col solo dispositivo di allarme, che attualmente ha un prezzo di mercato che oscilla tra i 50 e i 100 euro. Attenzione però: non è detto che queste caratteristiche saranno le stesse previste dalla norma.
Quanto alle sanzioni, queste si prevedono drastiche, potendo arrivare anche al ritiro della patente (in caso di recidiva) per coloro che non attivano il dispositivo anti-abbandono in auto. Del re-sto non è semplice valutare l’esperienza di altri paesi, in quanto l’Italia è il primo al mondo a prevedere questo obbligo. La norma entrerà in vigore dopo la pubblicazione del decreto legge sulla Gazzetta Ufficiale. Si prevede che l’obbligo scatterà nelle prime settimane del 2020, entro fine febbraio, in quanto servono 120 giorni dalla pubblicazione per l’entrata in vigore ef- fettiva.
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