Il Teatro Ponchielli omaggia Beethoven

Il grande compositore verrà celebrato nella nuova stagione concertistica a 250 anni dalla nascita 

 

Ludwig van Beethoven, di cui nel 2020 ricorre il 25oo anni- versario dalla nascita, Sarà festeggiato nella nuova stagione stagione concertistica del Teatro Ponchielli. A partire dal concerto inaugurale del 28 novembre e per tutta la durata della stagione, la sala del Ponchielli risuonerà di alcune tra le pagine beethoveniane più amate: Sonate, Concerti per pianoforte e Sinfonie mette- ranno in luce i progressi artisti- ci del compositore di Bonn, contestualmente alla sua evo- luzione di uomo. Un uomo che ha profondamente sofferto nella propria vita, ma che ha saputo trovare, proprio nella sofferenza, una via verso la gioia. Oltre al doveroso omaggio a Beethoven, la stagione concertistica 2019-2020 proporrà un repertorio estremamente variegato programmando brani assai celebri ed amati dal pubblico, accanto ad altri di più rara esecuzione e/o di nuova composizione. Beethoven sarà così una sorta di passaporto musicale che condurrà il pubblico dalla Germania (Beethoven, Mendelssohn) alla Francia (Fauré), dall’Inghilterra (Britten, Elgar) alla Repubblica Ceca (Dvořák), dall’Austria (Haydn, Mozart, Bruckner) alla Russia (Stravinskij, Šostakovič), passando naturalmente anche dall’Italia (Rota, Boccadoro, Fresu). E geograficamente variegate saranno le compagini orchestrali e i solisti che si alterneranno sul palco del Ponchielli, a partire dal gradito ritorno del pianista canadese Louis Lortie per l’apertura di stagione, seguita dall’avvicendarsi di alcune tra le migliori orchestre regionali italiane (Ort, Pomeriggi Musicali, Orchestra di Padova e del Veneto) e di prestigiose orchestre europee (Württembergische Philharmonie Reutlingen, Festival Strings Lucerne, Kremerata Baltica), sempre accompagnate da direttori d’orchestra e da solisti di fama internazionale, tra i quali spiccano i nomi di Gidon Kremer, Daniele Rustioni (nella foto), Ian Bostridge, Aleksandar Madžar, e di due autentiche stelle nascenti italiane quali il percussionista Simone Rubino e il pianista Giuseppe Guarrera. Dei nove concerti che comporranno la stagione concertistica, sette seguiranno un’impostazione del tutto tradizionale, mentre due proseguiranno l’ormai consueto filone del diversaMente concerti, in omaggio a due grandissimi artisti nel senso più ampio e trasversale del termine. A gennaio verrà ricordato il trombettista statu- nitense Chet Baker con lo spettacolo musicale Tempo di Chet con e di Paolo Fresu, mentre a febbraio verrà “festeggiato” il primo centenario dalla nascita di Federico Fellini con un concerto del trio composto da Gianluca Petrella (trombone), Mirko Signorini (pianoforte), Andrea Marra (vibrafono), che eseguirà alcune celeberrime pagine di Nino Rota, scritte per i film del grande cineasta. La stagione si dipanerà lungo un percorso alternato tra tradizione ed innovazione, in grado di mettere in risalto repertori sempre diversi, dando ampio spazio sia ad artisti internazionali che ad eccellenze nostrane, con la presenza di compagini e strumentisti già in passato apprezzati sul nostro palcoscenico ed altri al loro debutto nella sala del Ponchielli. Un percorso intenso e variegato che saprà accontentare un pubblico sempre più trasversale, grazie ad una voluta apertura al nuovo e al poco esplorato pur con un imprescindibile e sempre affascinante legame con il passato.

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