Bocciodromo, la soluzione va trovata in tempi brevi



IMPIANTI • La concessione scade a fine mese. Comune e FederBocce cercano una soluzione. Privati pronti

Massimo Malfatto
Sta entrando nella fase cruciale la vicenda del bocciodromo comunale di cui avevamo dato anticipazioni già la settimana scorsa, poi diventato un caso sui media. Ora è giunto il momento di prendere delle decisioni: l’impianto di Piazzale Azzurri d’Italia rimarrà oppure gli sarà riservata una sorte diversa? Difficile capire dalle poche ed enigmatiche parole degli interessati (in realtà dalla Fib) ma sicuramente c’è parecchia ansia e apprensione tra i bocciofili e non solo loro. L’unica cosa ufficiale è che venerdì 31 gennaio scadrà la concessione in uso conferita dal Comune alla Federazione Bocce; il rinnovo non è così scontato e quindi ci potrebbe essere la conseguente dolo-osa chiusura del bocciodromo. Cosa poi accadrà difficile a dirsi. 
«La storia parte da molto lontano - ci dice Giovanni Piccioni delegato Fib -, da non meno di tre anni fa, quando avevamo presentato (con il Consorzio Bocce Lombardia) un piano finanziario per il rinnovo della concessione. Ci sono stati diversi incontri con gli esponenti della vecchia e nuova amministrazione ma c’è sempre stato qualche ostacolo». 
Al termine dell’ultimo incontro svoltosi la settimana scorsa il Comune ha presentato due proposte alla Federazione Bocce: «La prima – ci chiarisce l’assessore allo sport Luca Zanacchi - prevede la concessione in diritto di superficie dell’area per un certo numero di anni con oneri di manutenzione a carico del concessionario. La seconda, su cui c’è la massima disponibilità del Comune, è un parternariato pubblico-privato regolato dal codice degli appalti. In questo caso l’ente pubblico partecipa con il 49% mentre l’ente privato con il 51%. In cifre vorrebbe dire che ipotizzando una spesa per interventi di manutenzione di 360mila euro il comune potrebbe contribuire con una cifra di 11700 euro per quindici anni mentre per la Fib il costo sarebbe di poco meno di 184mila euro. Siamo in attesa di una risposta e se arrivasse un sì dalla Federazione siamo disposti ad una proroga di trequattro mesi per permettere i tempi tecnici del nuovo accordo. Ripeto che il Comune non ha nessuna intenzione di mandare via le bocce da qui ma non può nemmeno usare due pesi e due misure nei confronti delle altre realtà sportive che hanno in concessione impianti comunali. Volevo anche sottolineare che quello di giovedì scorso non è stato una incontro facile anche perchè l’approccio dei rappresentanti della Federazione non ci è apparso molto assecondante». La Federazione Bocce, che ricordiamo è un ente pubblico, sta valutando le due proposte dell’amministrazione comunale; praticamente ha già scartato la prima, mentre per la seconda potrebbe esserci margine per discuterne. Quasi certamente la FederBocce chiederà una proroga per prendere tempo e preparare qualche piano finanziario che possa contribuire a concludere positivamente la trattativa. Il tempo stringe, mancano poco più di dieci giorni alla scadenza della concessione: dalla Federbocce e dal Consorzio Bocce Lombardia urge una risposta anche perchè si dice che ci sarebbero diverse società sportive pronte a subentrare visto anche la mancanza di strutture coperte in città.



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