Cremona c’è, ma non si vede



POLEMICA • Una lettera da viale Po e decine di segnalazioni sui social per la scarsa illuminazione di via Dante

Le polemiche sono racchiuse in lettere inviate ai giornali o in fotografie affidate ai social. Si riferiscono a diverse aree della città e tutte chiedono più luce per evitare che la sera, a una certa ora, la sicurezza dei quartieri peggiori a causa del buio. C’è innanzitutto il fronte di viale Po. A parlare è una lettera firmata dai residenti. «Il 14 novembre 2019 - si legge - abbiamo depositato presso l'ufficio protocollo del Comune la petizione popolare “per la posa di nuovi punti luce sui percorsi ciclopedonali di viale Po” sottoscritta da ben 587 cittadini residenti in città.
Nella lettera di trasmissione delle firme era contenuta la richiesta d’incontro con l’assessore competente e l'indicazione del nostro referente nella persona del presidente del Comitato di Quartiere Po». Secondo i cittadini che hanno deciso di inviare una lettera al giornale, alla loro richie-sta non sarebbe arrivata nessuna risposta. «Neppure una semplice presa in carico della petizione - spiegano -. Ci rammarichiamo per questo inspiegabile disinteresse nei confronti dell'azione civica di centinaia di cittadini cremonesi che hanno solamente a cuore la sicurezza e l'incolumità di chi ogni giorno utilizza la ciclopedonale di viale Po. Facciamo presente che la petizione è un istituto di partecipazione popolare previsto dallo Statuto del Comune di Cremona. Nello specifico, all'art. 22, punto 3, si stabilisce che il sindaco “provvede a comunicare al suo primo sottoscrittore l'organo competente ad esaminarla e la data della sua trattazione entro quarantacinque giorni, trascorsi i quali ciascun sottoscrittore ha diritto di richiederne l'iscrizione all'ordine del giorno della prima seduta utile del consiglio». Poi la conclusione: «Pertanto, in qualità di primi sottoscrittori della petizione abbiamo provveduto in data odierna a formalizzare tale richiesta, essendo i 45 giorni previsti dallo statuto ampiamente scaduti. Invitiamo i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza, a sostenere la nostra petizione popolare al fine di poter arrivare ad una rapida decisione in merito, nel pieno rispetto dello Statuto comunale». Dall’altra parte, invece, ci sono le polemiche che arrivano da un’altra zona della città, quella di via Dante. In quel caso, come per la situazione analoga di via Giordano, le proteste corrono sui social, sulla pagina Facebook “Non sei cremonese se...”, che spesso si fa portavoce delle segnalazioni dei cittadini. «Forse - scrive un utente che allega alcune foto - dell’illuminazione in via Dante non interessa niente a nessuno: Comune, opposizioni, mezzi di stampa, come se niente fosse... eppure in serate nebbiose come queste, farla al buio con biciclette in controsenso o sui marciapiedi, pedoni che attraversano senza aspettare il verde, è pericolosissima. Più si un mese fa, il signor sindaco, a mia specifica domanda sull’illuminazione in questo tratto di strada rispose che stavano lavorando al problema. Sarà disinteresse del Comune, incompetenza di Citelum, non lo so, però date una risposta per favore». Sotto al post, decine di commenti. «Vado a lavorare al teatro Monteverdi al mattino alle 5.30 - scrive qualcuno -, non si vede nulla. Via Dante così fa veramente paura». Un cittadino aggiunge: «Fare dietrofront e ridare l’illuminazione pubblica a chi ha sempre fatto questo lavoro?».

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