Per Rastelli il compito non è facile




calcio serie B • Tornato alla guida della Cremo, il tecnico campano deve dare tranquillità a una squadra smarrita

matteo volpi
Che confusione... sarà perché ti‘fiamo’... Inizia così uno dei cori più personalizzati dalle tifoserie italiane, ricordando la prima strofa della canzone “Sarà perché ti amo”, storico singolo presentato dai Ricchi e Poveri al Festival di Sanremo del 1981, che ha fatto storia. Oggi, ancora oggi, perfetto riassunto della situazione in casa Cremonese. In attesa di tornare in campo la prossima settimana contro il Venezia, in casa grigiorossa la situazione assomiglia sempre più ad una serie televisiva. L’ultimo colpo di scena, nei giorni scorsi: via Baroni (secondo esonero stagionale) per far tornare Rastelli, tecnico ancora sul libro paga della società grigiorossa, con il quale era stata impostata la stagione. L’allenatore di Torre del Greco torna così a prendere in mano un gruppo lasciato tre mesi fa, peraltro in una posizione di classifica migliore rispetto a quella attuale. Ora serve cercare di fare chiarezza e provare a dare ancora un barlume di serietà ad una stagione che sinora a livello sportivo ha regalato più chiacchiere che calcio. Impresa non semplice. Il primo obiettivo, senza dubbio, sarà il raggiungimento della quota salvezza. Poi, nel caso, si vedrà il da farsi. Ricompattare da subito un gruppo così sballottato, disunito e peraltro distratto dal mercato, non sarà impresa semplice. Ma urge provarci. Alcuni dicono che non si è voluto rischiare di dare fiducia a Lucchini in panchina per non bruciarlo. Altri sono certi che siano le scelte impulsive del cavalier Arvedi a creare questo tipo di situazione, sostanzialmente ogni anno. Ma tutto va sopportato e digerito: non fosse per Arvedi, forse, la Cremonese non ci sarebbe nemmeno più. Questa, purtroppo, è l’unica certezza che permane nella recente storia grigiorossa. Ora staremo a vedere quali altri colpi di scena regalerà il mercato (intanto se ne è andata Soddimo, approdato al Pisa), con Bonato che magari furbescamente ha richiamato nel momento opportuno il tecnico con cui aveva impostato i principali movimenti durante il periodo estivo. Ora si tratta di fare quadrato, ricreare un puzzle che per l’ennesima volta è stato nervosamente distrutto, perché privo di senso. Iniziando dai contorni, come si fa con i bambini...

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