Se paghi in contanti rischi di perdere le detrazioni

FISCO • E’ ignoto ai più, ma già dal 1° gennaio scorso è entrata in vigore la nuova normativa. Per le spese mediche (e non solo) ora servono pagamenti tracciabili per lo sgravio del 19% nel 730

Vanni Raineri
Scommettiamo che tra un po’ scoppierà il caso delle detrazioni indetraibili? La Legge di Bilancio 2020 ha previsto grosse novità per poter beneficiare della detrazione nella dichiarazione dei redditi, a partire già da quest’anno, ma sono pochi i cittadini che lo sanno. Per la verità anche tra professionisti del settore la novità non è proprio nota, come vedremo. I fatti: per beneficiare della detrazione Irpef del 19% nella dichiarazione dei redditi, praticamente tutte le spese detraibili sono da pagare con mezzi di pagamento tracciabili: il cittadino che pagherà in contanti, alla dichiarazione dei redditi tra un anno troverà un’amara sorpresa. La norma ha infatti valore già a partire dal 1° gennaio 2020, e vale per i redditi dell’anno in corso che verranno denunciati nella primavera del 2021. Meglio dunque fare bene attenzione a non commettere passi falsi. Vediamo subito il lungo elenco delle prestazioni i cui pagamenti dovranno essere tracciabili, secondo un vademecum che il Caf Cgil (come altri) ha distribuito: le visite specilistiche sanitarie private, la rate del mutuo per la detrazione degli interessi, le spese di intermediazione per l’acquisto della prima casa, le spese veterinarie, le spese funebri, le spese per la scuola (servizi mensa, gite scolastiche, servizi di pre e post-scuola, assicurazioni scolastiche), spese per l’Università (ad esempio affitto per studenti fuori sede), spese per attività sportiva di ragazzi tra i 5 e i 18 anni, spese di assicurazione (vita, infortuni eccetera), spese per addetti all’assistenza di non autosufficienti, erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici (il cosiddetto contributo scolastico), abbonamento al trasporto pubblico locale. Rimangono escluse dal pagamento con strumenti tracciabili le seguenti spese: medicinali, dispositivi medici, prestazioni sanitarie erogate da strutture pubbliche o da strutture convenzionate col Servizio Sanitario Nazionale. Queste si potranno ancora pagare in contanti mantenendo il diritto alla detrazione, ma solo queste. Quali sono i mezzi di pagamento considerati tracciabili? Il bancomat, la carta di credito, la carta prepagata, il bonifico bancario o postale, l’assegno bancario e l’assegno circolare.
Appurare l’ignoranza attorno alla nuova norma è stato semplice: è bastato chiedere lumi telefonando a due uffici che sono chiamati ad accettare pagamenti detraibili, e nessuno dei due dipendenti che ha risposto si è dimostrato al corrente della norma. Ne abbiamo parlato quindi con un commercialista, che ovviamente ben conosce la questione, e non lesina critiche: «La novità è contenuta nella Finanziaria approvata a fine 2019, e già in vigore pochi giorni dopo. Il fatto è che, ora che si cominci a leggerla, comprenderla e divulgarla, passano le settimane. Solo ora qualcuno inizia ad inviare circolari mettendo in allarme. Sono le solite manovre all’italiana che mettono in difficoltà i cittadini e chi lavora nel settore. Faccio un esempio: in studio abbiamo da poco scoperto che la Finanziaria uscita un anno fa conteneva sottotraccia una norma che rendeva obbligatorio il tracciamento delle spese per dedurre i costi delle autovetture, e non solo dei carburanti»
In contanti si potranno pagare poche cose, soprattutto i farmaci. 
«Attenzione: nell’incertezza consiglio di pagare tutto in modo tracciabile: ad esempio si pensi che i farmaci si possono pagare in liquidi, i prodotti omeopatici no». 
Tra un anno rischiano di essere non pochi i cittadini a trovarsi amare sorprese. Potranno comunque calcolare le detrazioni sperando di non incappare in controlli? 
«In caso di verifica manca il documento idoneo, ovviamente, ma il problema è che prima bastava il documento semplice di pagamento, ora i Caf chiedono quello che attesti la tracciabilità. Anche se siamo tutti in attesa dei chiarimenti per conoscere nel dettaglio i documenti da conservare. Sta di fatto che ormai non mi scandalizzo neanche più, noi operatori professionali siamo ormai abituati: si pensi alle proroghe sistematiche che rendono inutili gli sforzi per adeguarsi in tempo utile. Anche i pagamenti tracciabili non cambiano nulla nella sostanza, c’è solo una nuova imposizione senza alcun incentivo».

Commenti

  1. Pazzesco !!! E gli anziani come faranno, non tutti sono tecnologici !!!

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