Al Vescovo dimesso il messaggio del Papa

CORONAVIRUS • Monsignor Napolioni ha anche ringraziato la Ong Usa Samaritan’s Purse


E’ arrivata nella mattinata di lunedì la buona notizia della dimissione dall’Ospedale di Cremona del Vescovo Antonio Napolioni, che dunque ha lasciato il reparto di Pneumologia dove era ricoverato dal 6 marzo a causa del Covid-19. Mons. Napolioni sta bene ed è tornato dunque a casa, nel Palazzo Vescovile, dove sta trascorrendo i giorni di convalescenza in quarantena, come da protocollo sanitario. La sua salute resterà monitorata e tra una decina di giorni sarà sottoposto a nuovo test del tampone per verificare la negatività dal coronavirus. “Tutta la Chiesa cremonese - afferma la nota della Diocesi -, mentre eleva la propria riconoscenza a Dio, si unisce nel caloroso ringraziamento allo staff sanitario guidato dal dottor Bosio, primario dell’Unità Operativa di Pneumologia, e a tutti gli operatori che si prodigano per il bene di tante persone sofferenti,  e accoglie dunque con gioia la notizia della dimissione del Vescovo Antonio e il suo ritorno a casa, augurandogli di proseguire con serenità il suo percorso di convalescenza nell’attesa di poterlo presto rivedere tra le nostre comunità al termine di questa dolorosa emergenza”.
Martedì il vescovo Antonio ha ricevuto poi il dono di una telefonata del Santo Padre Francesco. Egli intendeva sincerarsi delle condizioni di salute del nostro Vescovo, col quale ha scambiato cordialissime battute intorno alle conseguenze dell’essere “pastori con l’odore delle pecore”, chiamati in Cristo alla condivisione reale e piena di gioie e sofferenze del popolo di Dio. Il Vescovo, dopo aver ringraziato il Signore per il grande sostegno percepito nella vicinanza di tanti vescovi e fedeli, ha quindi rappresentato al Papa la drammaticità della situazione, e soprattutto ha testimoniato il commovente slancio di servizio messo in atto da medici, infermieri, volontari e tante altre categorie della comunità, che - provata - non molla. In particolare monsignor Napolioni ha riferito al Santo Padre dell'impegno di tanti giovani in prima linea, con delicatezza e generosità, a fianco dei malati, come segno di grande consolazione e speranza. Papa Francesco ha assicurato la sua preghiera per tutti e, come sempre, ha concluso chiedendo di pregare per lui. Il vescovo ha raccolto in queste parole la conferma di quanto egli creda nella forza della preghiera, davanti ad ogni sfida della vita.
Mercoledì poi il Vescovo in una nota ufficiale ha ringraziato la Ong statunitense Samaritan’s Purse giunta a Cremona per l’allestimento di un ospedale da campo a sostegno del sistema sanitario cremonese per far fronte all’emergenza sanitaria in atto. “A nome della diocesi cattolica di Cremona, desidero esprimere il più entusiasta e commosso ringraziamento ai responsabili e membri della Ong statunitense Samaritan’s Purse, espressione eloquente della carità della Chiesa Evangelica, giunti tempestivamente in città per allestire un moderno ospedale da campo in supporto alle nostre strutture sanitarie. La mia emozione è motivata anche dall’esperienza personale di ricoverato per polmonite da Covid-19 nel reparto di Pneumologia del nostro Ospedale Maggiore. Ho sperimentato minuto dopo minuto il drammatico crescendo di problematicità della situazione, il carico di lavoro su medici, infermieri e tutto il personale, raccogliendone discreti sfoghi e frequenti richieste di preghiera. La concreta solidarietà che viene oggi dai cristiani degli Stati Uniti è una delle risposte della Provvidenza a queste richieste e preghiere... Desidero che tutti colgano anche il grande significato ecumenico di quanto sta accadendo: le diverse confessioni cristiane si riconoscono nell’essenziale del Vangelo, dando così buona testimonianza a Cristo, unico vero samaritano del mondo. Grazie, fratelli, perché mentre venite ad aiutarci, ci chiedete di accompagnare il vostro impegno con la nostra preghiera. Lo faremo certamente, sicuri che il binomio preghiera e carità cambia la realtà”.

Commenti