Decreto Cura Italia: finanziamenti, contributi e proroghe

CORONAVIRUS • Da ieri è in Gazzetta Ufficiale. Si potranno pagare le polizze auto 30 giorni dopo la scadenza, slittano le revisioni


Il Decreto Cura Italia, approvato dal Governo il 16 marzo, è stato firmato la notte scorsa dal Presidente della Repubblica e pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale. Il decreto è quindi già in vigore è sarà convertito in legge entro il 1° maggio, come ha garantito il presidente della Camera Roberto Fico.
Le misure riguardano lavoratori, professionisti, autonomi e partite Iva, imprese e Pmi, famiglie, Ssn, Protezione civile e medici. Si struttura su 4 tematiche principali: finanziamento del Ssn e della Protezione civile, sostegno all’occupazione e ai lavoratori, supporto al credito per famiglie e micro, piccole e medie imprese, sospensione degli obblighi di versamento per tributi, contributi e altri adempienti.
Gli interventi sono molteplici, vediamo i principali. Per il sistema sanitario si prevedono 20mila assunzioni, un fondo emergenze nazionali incrementato di 1,65 miliardi, aumento di posti letto in terapia intensiva, finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto per imprese che producono dispositivi medici e di protezione, possibilità per la protezione civile di requisire da soggetti pubblici o privati beni necessari (ad esempio hotels), incremento del personale medico e infermieristico militare, possibilità di trattenere in servizio chi avrebbe i requisiti per la pensione, consentire l’esercizio in Italia a chi ha conseguito una professione sanitaria all’estero, abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo, velocizzazione delle procedure di acquisto e pagamento di materiale sanitario, fondi per il pagamento degli straordinari, per la pulizia delle scuole e per la sanificazione degli ambienti.
Quanto alle sospensioni e proroghe versamenti, si sospendono i versamenti di ritenute, contributi previdenziali e assistenziali, premi per l’assicurazione obbligatoria per i mesi di marzo e aprile e il versamento Iva di marzo. E poi sospensione di versamenti fiscali o differimento delle scadenze, per la riscossione delle cartelle esattoriali, dei canoni di locazione di impianti del Stato. C’è poi il già noto bonus per gli autonomi e le partite Iva di 600 euro una tantum, che spettano anche ai co.co.co., agli stagionali, ai lavoratori del settore agricolo e dello spettacolo, una somma che va richiesta tramite Inps.
Per aiutare i genitori a casa con figli, è stato previsto il congedo parentale straordinario di 15 giorni: per i figli fino a 12 anni al 50% della retribuzione, da 12 e fino a 16 anni senza retribuzione. E inoltre un voucher baby sitter da 600 a 1000 euro (in alternativa al congedo per i dipendenti) per gli operatori sanitari e ricercatori, un bonus di 100 euro in busta paga per i dipendenti pubblici e privati che abbiano lavorato in sede nel mese di marzo. Inoltre un fondo di 200 milioni per chi nel 2019 ha guadagnato meno di 10mila euro e ora a causa del virus si è dovuto fermare. E ancora la cassa integrazione in deroga estesa per 9 settimane a tutti i dipendenti, anche per aziende con un solo dipendente.
Il decreto prevede anche l’equiparazione alla malattia del periodo di quarantena; c’è poi l’aumento di 12 giorni sia per marzo che per aprile dei permessi retribuiti. Inoltre nessun licenziamento per due mesi.
Sono prorogati i documenti di identità fino al 31 agosto, la scadenza di revisioni di auto e moto slitta di tre mesi, le assicurazioni rc auto e moto hanno la scadenza prorogata da 15 a 30 giorni dalla data di scadenza, l’ultima sessione di laurea è prorogata al 15 giugno, e le scadenze adempimenti relativi a comunicazioni sui rifiuti sono rinviate al 30 giugno.
Per il sostegno liquidità di famiglie e imprese: moratoria dei finanziamenti e fondo centrale di garanzia per piccole e medie imprese con varie applicazioni, sospensione mutuo 2020 prima casa. Per le Pmi fino al 33% dei prestiti erogati per le aperture di credito a revoca per i prestiti accordati, per i prestiti non rateali e per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale.
Scatta poi la proroga di 6 mesi dei termini per l’efficientamento energetico piccoli comuni (che così possono iniziare l’esecuzione dei lavori non più entro il 15 maggio ma entro il 15 novembre).
Infine, le donazioni daranno diritto a detrazione fino al 30% del reddito delle somme elargite fino a 30mila euro per le persone fisiche, e per le imprese è previsto un meccanismo di deduzione dal reddito di impresa.

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