Affascinanti scorci delle città grazie a “Lux

L’acquerello, fra le tecniche artistiche più raffinate, è protagonista di una nuova mostra virtuale di VirArt

L’acquerello, fra le tecniche artistiche più raffinate, è al centro della nuova mostra virtuale del progetto cremonese VirArt. Nelle pagine del Blog Art is Life (fappanni.altervista.org/) e su YouTube dopo un vernissage, rigorosamente online, si possono ammirare gli scorci di Cremona e di altre città. «L’idea di fondo – spiega il curatore Simone Fappanni, autore di libri e studi sull’argomento – è quella di osservare l’estro e la creatività di pittori che hanno immortalato angoli e scorci con velature sottile e delicate, che rendono l’insieme davvero suggestivo, ma anche volti, composizioni, fiori e tanti altri soggetti. Ed è per queste ragioni che il titolo della rassegna è “Lux”, sia perché la luce è sinonimo di speranza in un futuro migliore rispetto al presente che stiamo vivendo, sia perché le fonti luminose sono un elemento chiave degli acquerelli». Ne sono protagonisti sia artisti cremonesi, specialisti di questa tecnica, come Riccardo Bozuffi, Enrica Borghesi, Mara Conserva, Sabrina Ravani, Anna Piva, Giorgio Armelloni e Giovanni Conti, ma anche autori di diverse parti d’Italia, fra cui Luigi Zucchero, Giovanni Marco Sassu, Luigi Onofri, Marcella Delicati, Annalisa Gasparotto, Daniela Boscolo, Patrizia Puleio, Isabella Ditaranto, Nicoletta Reianch Astori, Tiziano Cavaletto, Isa Scaccabarozzi, Mara Corfini, Franco Mattanza, Maria Luisa Stefanini, Anna Bucchi, Marco De Marzi, Silvana Marelli, Elda Gavelli, Caterina Mariani, Laura Ciccarese, Rossella Squillace, Michelangelo Canzi, Giuseppina Montopoli, Lorenza Aldrighetti, Tiziana Mazzucato, Maria Cristina Maccagno e Mariangela Fonzeca. La città del Torrazzo è immortalata sia in vedute classiche, come quella di piazza del Duomo, ma anche in scorci più intimi, come la Casa nuziale di Antonio Stradivari, il sommo liutaio. Ampio spazio è dato alla rigogliosa campagna, ritratta nell’alternarsi ciclico delle stagioni. «L’acquerello - scrive Fappanni - deve essere assolutamente considerato un genere artistico di primaria importanza, sicuramente non inferiore per qualità e difficoltà, come sino a qualche anno fa non pochi hanno sostenuto, rispetto all’olio o ad altre tecniche. Infatti, se non c’è alcun dubbio sul fatto che l’acquerello richieda una certa rapidità d’esecuzione, questa componente implica una notevole chiarezza ideativa, una padronanza tecnica sicura, un pronunciato senso della composizione e, non di meno, una disinvolta capacità di disegnare».
Info: 338 7475657.

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