Cremo e le note liete arrivate troppo tardi

CALCIO SERIE B • Con Rastelli e Baroni la società grigiorossa ha sbagliato la scelta del tecnico. Giusto ripartire da Bisoli

MATTEO VOLPI
In attesa di conoscere il nostro destino, proviamo a riepilogare note liete e stonate di una stagione a dir poco travagliata (e molto dispendiosa…), che speriamo la Cremonese possa accantonare in fretta. Iniziamo da quanto visto in panchina. Quattro facce diverse (se vogliamo...), ma pochi sorrisi. Il primo, Rastelli ha senza dubbio deluso. Pur non avendo mai avuto la piena fiducia della società, ha comunque avuto la possibilità di poter influire sul mercato estivo insieme a Bonato, dopo aver ottenuto una salvezza dignitosa, senza però mai riuscire a dare una nuova e credibile identità ad una squadra che già conosceva negli interpreti portanti, ma troppe volte è sembrata una “cozzaglia” di figurine. L’avvento di Baroni a noi proprio non è piaciuto. La proprietà, probabilmente, ha visto in lui una figura adatta a costruire una identità di gruppo che con Rastelli non era affiorata. L’impegno senza dubbio c’è stato, qualche iniziale esperimento tattico anche, ma ben presto l’atteggiamento assecondante sia nei confronti della squadra sia nei confronti della società non è risultato utile ad ottenere i risultati sperati. Se non quello di etichettare Baroni come una “minestra riscaldata”. Il secondo atto di Rastelli è stata una scelta ponderata soprattutto badando al non spendere su altro allenatore, bensì provando a pescare dal mercato. Ci risulta che convincere l’ex allenatore del Cagliari a tornare sulla panchina grigiorossa sia stato più difficile del previsto, aldilà di quello che eventuali clausole contrattuali avrebbero potuto far pensare. Nonostante il nuovo look con il viso barbuto e qualche freccia nuova e giovane disponibili al proprio arco (Parigini e Gaetano), l’avventura di Rastelli sulla panchina della Cremonese si è conclusa con il secondo esonero a distanza di pochi mesi. Un record negativo che potrebbe pesare…ma quello era il rischio da correre. La speranza, anche in chiave futura, si chiama Pierpaolo Bisoli. Vestitosi di grigiorosso il 5 marzo, è stato in panchina solo nella vittoriosa trasferta di Frosinone: un successo di cuore e di grinta, quella profusa dal nuovo tecnico per tutta la gara (a porte chiuse) dalla panchina. E il suo atteggiamento quasi “cholista” (assimilabile cioè a quello di Simeone, allenatore dell’Atletico Madrid) è quello che tutti volevano. Una sola partita: tre punti. Troppo poco, però, per ritrovare entusiasmo, specie in periodi di covid-19.
Giovanili • Il presidente federale Gravina ha sospeso definitivamente i seguenti campionati: Under 18 e Under 17 di serie A e B, Under 17 di serie C, Under 16 di serie A e B, Under 16 di serie C, Under 15 di serie A e B e Under 15 di serie C; tornei giovanili a carattere nazionale, fasi interregionali e fasi finali Under 14 e Under 13 Pro; fase eliminatoria e fase finale nazionale dei campionati Under 17 e Under 15 Dilettanti e Puro Settore; fase eliminatoria e fase finale nazionale dei campionati di calcio a 5 Under 17 e Under 15 Dilettanti e Puro Settore; fasi interregionali e fasi finali dei campionati giovanili nazionali femminili Under 17 e Under 15.

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