Il Governo approva il Def, pronti alla fase 2


CORONAVIRUS • Continuano a calare i pazienti in terapia intensiva e i nuovi contagi. A Cremona +10,43% in una settimana

Mentre il governo proprio ieri ha approvato il Def (Documento di Economia e Finanza), la curva dei ricoveri continua a scendere, e l’incremento dei contagi rafforza la volontà di preparare, pur con tutte le precauzioni, la fase 2.
La curva epidemica che rileva l’incremento dei contagi totali giorno su giorno segna, a ieri, +1,5% a livello nazionale, sempre all’interno di un trend discendente. Sono stati elaborati 62.447 tamponi. Il numero dei contagiati totali è di 192.994, con 106.527 infezioni in corso, 60.498 guarigioni e 25.969 deceduti. In calo per il 21° giorno consecutivo i pazienti in terapia intensiva che sono 2.173 (-96 rispetto a giovedì). In Lombardia la curva epidemica cresce dell’1,5% confermando il dato del giorno precedente. Si riducono sia il numero dei ricoverati (-401) sia i pazienti in terapia intensiva (-34).
Passando ai dati settimanali, per la prima volta, questa settimana assistiamo a un calo dei positivi attuali. Inizia ad essere più contenuto (ma sempre alto) il numero dei morti, mentre sale enormemente quello dei guariti: +41,59% solo nell’ultima settimana.
Per quanto riguarda i dati delle province lombarde, Cremona si attesta con un +10,43% poco al di sotto della media lombarda. I risultati peggiori sono di Como e Sondrio (oltre il 25% di incremento), seguono Varese, Milano e Pavia, tutte sopra il 15%. Sempre più confortante la situazione di Bergamo, che aumenta solo del 3,89% in una settimana, potendo tirare il fiato.
Passiamo ai dati provenienti dai vari paesi europei. L’11,92% di crescita dell’Italia si attesta sui livelli della Germania (dove però l’incidenza dei morti sui contagiati è molto inferiore), e anche la Spagna arresta la sua impennata salendo “solo” del 15,18%. Continua a cavalcare la Gran Bretagna, che in una settimana aumenta i suoi casi di un terzo, così come Svezia e Irlanda, mentre l’incremento nettamente più preoccupante è quello della Russia, che anche questa settimana ha più che raddoppiato i contagi, attestandosi alle immediate spalle dei 5 grandi paesi della Comunità Europea. Si candidano ad entrare in questa triste classifica, stante i recenti incrementi, Romania e Polonia.
Dicevamo del Def, che è stato approvato ieri da un Consiglio dei Ministri durato tre ore. E’ seguita la relazione al Parlamento che ha concesso l’autorizzazione allo scostamento di bilancio pari a 55 miliardi di euro, il che significa uno sforamento del deficit al 10,4% del Pil. Questo in attesa del decreto di aprile legato all’emergenza Coronavirus. Riccardo Fraccaro, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, ha parlato del Def come di “una delle più grandi manovre di sempre, necessaria per realizzare la cura schock che serve ad affrontare questa fase di difficoltà che il Paese sta attraversando”.
Il Def prevede per il 2020 un calo dei consumi del 7,2%, e degli investimenti lordi del 12,3%. Le esportazioni caleranno del 14,4%, le importazioni del 13,5%, il che ci riporta alla crisi finanziaria del 2008. I redditi dei lavoratori italiani diminuiranno del 5,7%, anche per il massiccio ricorso alla cassa integrazione. Il Documento annuncia un nuovo decreto contenente un pacchetto di misure per una drastica semplificazione nei settori appalti, edilizia, commercio e controlli, e 3 miliardi di euro di entrate provenienti da privatizzazioni da realizzare nei prossimi due anni.

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