Le due ruote si sforzano di pensare positivo

CICLISMO • Il movimento prova a pianificare il futuro, anche se è difficile. Crono regionale a Romanengo in sospeso

FORTUNATO CHIODO
Mai vissuto una situazione nera come questa. In tutto il mondo ci sarà una morìa di squadre, ne salteranno tante, vedrete. La prospettiva in cui vivono le formazioni di seconda divisione, si vede anche dai numeri di inizio 2020: 13 gare in calendario dal 30 gennaio all’8 marzo tra Argentina, Malesia, Colombia, Turchia, Spagna, Croazia e una sola in Italia, il Laigueglia del 16 febbraio, l’unica sul territorio nazionale prima dello stop. Una vittoria, con il velocista veronese Giovanni Lonardi, 23 anni, atleta della Bardiani-Csf-Faizanè in Turchia e una di Giulio Ciccone, 26enne abruzzese del team Trek-Segafredo, di Uci World Tour, arrivato solitario proprio nel 57° Trofeo Laigueglia. Percorsi nervosi e veloci hanno battezzato l’apertura di stagione del ciclismo italiano di Elite e Under 23 con la Coppa San Geo che si affiancava alla Firenze-Empoli, con immancabili conclusioni allo sprint: Leonardo Zanoncello si prende la San Geo a Ponte San Marco (Bs), grazie al gran lavoro dei compagni della Zalf Desirèe Fior, mentre Leonardo Marchiorri (Ntt Continental) si è imposto con una volata di forza a Empoli. Arriva la primavera e arriva lo slittamento generale del calendario ciclistico cremonese della Federciclismo. Apertura domenica 1° marzo con il 2° Trofeo B&P Recycling a San Daniele Po, patrocinato dal Velo Club Cremonese, presieduto da Cristiano Colleoni e riservato alle categorie Elite e Under 23, naturalmente cancellato a causa Coronavirus. Pandemia mondiale durissima, in cui lotta chi non ha diritti di partecipazione e ogni giorno deve inventarsi il futuro nella speranza di una wild card alle grandi corse. Poi è cominciata la quarantena perenne. Gli scenari sulla definizione del nuovo calendario, aprono a una “finestra” in più, ma bisognerà fare i conti con l’evolversi della situazione sanitaria nel mondo. Due le sole certezze: dare ai corridori la possibilità di allenarsi bene prima di tornare in gruppo e priorità a grandi giri e classiche monumento. Quanto è stato difficile monitorare le gare saltate a livello internazionale. Non eravamo preparati, ora serve la fede, ma non ci sono prospettive, con l’isolamento a casa e tutti quei morti che hanno scioccato il mondo, l’economia e il commercio. Tutti abbiamo visto quelle immagini strazianti, ma contemporaneamente gli atleti non devono perdere la forma e cercano quindi di allenarsi tra rulli ed esercizi. Non c’è però nessuna prospettiva concreta adesso di quando e come si potrà tornare a correre. Anzi, è complicato il solo immaginarlo. Non è semplice essere ottimisti, ma bisogna tentare e pensare che, gradualmente, le cose tornino al proprio posto. Ognuno deve fare al meglio le cose che gli competono. Io penso che ce la faremo. Si, voglio proprio sforzarmi di essere ottimista.
Crono a rischio? • Un calendario ciclistico cremonese che prometteva grande spettacolo primaverile, rovinato dalla straordinaria emergenza Coronavirus, che sta mettendo in pericolo il futuro del ciclismo e dell’economica del Paese. Il percorso di Romanengo e i suoi immediati dintorni, dovevano essere teatro dei Campionati regionali a cronometro individuale femminile, patrocinato dal Pedale Romanenghese, presieduto da Gianluigi Ferrari, in programma il 23 maggio. Si dovevano scontrare le categorie Allievi e Juniores (uomini e donne) e donne Elite. Ma il rischio di un rinvio è sempre più concreto. «La crono resta per ora in sospeso», ha detto Ferrari. Nel 2019 si è imposto un Piccolo grande fenomeno: oro europeo nella crono di Alkmaar, lo Juniores Andrea Piccolo, milanese di Magenta e campione nazionale della specialità, ha vinto a oltre 50 orari lungo i 22 chilometri del Gp Zema. Sicuro, invece, lo slittamento del 4° Trofeo La Rocca per Giovanissimi, previsto il 25 aprile sempre a Romanengo.

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