BOCCE • Intervista al delegato Fib di Cremona, che esprime grande cordoglio per i lutti patiti dal proprio Comitato
MASSIMO MALFATTOL’epidemia di Coronavirus ha stravolto le nostre vite e tra chi è costretto a restare ai domiciliari c’è Giovanni Piccioni, delegato Fib di Cremona e di parte della provincia di Lodi. «Il nostro sport, che per la sua caratteristica di essere praticabile da tutte le fasce di età, conta un elevato numero di anziani, è tra quelli più colpiti. Quasi ogni giorno nell’ultimo mese ho saputo di amici e tesserati del Comitato di Cremona che non ce l’hanno fatta a superare questo maledetto virus. Fra questi alcuni nomi conosciuti da quasi tutti i nostri giocatori come Carmelo Cerioli, Luigi Comolli, Pietro Fanfoni, Vittorio Guerra, Angelo Lussignoli, “Giolo” Parmagnani, Pietro Righetti, Lorenzo Renzi, Santo Scaglia e Alfredo Visioli. Tra i decessi non posso scordare Benito Scazzoli, figura storica del boccismo cremonese e per oltre cinquant’anni segretario del comitato di Cremona, Eugenio Barbieri, arbitro e dirigente della società Madignanese di Crema, Angelo Montini ventennale segretario della società bocciofila Baronio Scavi di Casalpusterlengo e Renato Bonetti che ci ha lasciato pochi giorni fa. A loro e a tutti gli altri dirigenti e giocatori che ci hanno lasciato, va il mio ricordo e la riconoscenza per il loro impegno nel nostro sport».
Ferma la stagione boccistica?
«Naturalmente, anche su indicazione della Federazione abbiamo sospeso tutta l’attività. Ci troviamo così in una situazione di gare non completate (vedasi il Memorial Papà Angelo della bocciofila soresinese Tranquillo), di gare non iniziate pur avendo raccolto le iscrizioni (il campionato provinciale a terne) e gare anche a carattere nazionale annullate come il trofeo Martiri della Libertà. Appena possibile verificheremo se e quando aggiornare il calendario agonistico del nostro Comitato, che ad oggi conta già la decurtazione di una quindicina di manifestazioni».
In tempi difficili come questi diventa quasi superfluo parlare del futuro del bocciodromo di Cremona, vero?
«Dopo aver faticosamente raggiunto un accordo con il Comune di Cremona e con l’attuale gestore per una proroga della convenzione in essere fino alla fine di maggio e per un eventuale futuro della stessa, purtroppo è arrivato questo tsunami che tenta di sconvolgere tutti i piani. Naturalmente la speranza è che non ci riesca e che presto si possa tornare alla normalità e riaprire i battenti di questo importante impianto».
Oggi si sarebbe dovuto svolgere il tradizionale “Trofeo Martiri”.
«E’ proprio così e tra le molte gare che non si disputeranno, c’è anche la gara nazionale, una delle manifestazioni di punta del calendario sportivo del comitato di Cremona che si svolgeva solitamente in occasione dell’anniversario della Liberazione. Doveva essere la 75ª edizione e probabilmente sarebbe stata l’ultima che avrei avuto l’onore di organizzare, quest’anno in collaborazione con la bocciofila Coop Castelvetro. Per questo ci apprestavamo ad allestire qualcosa di straordinario, ma purtroppo non sarà possibile. In questi giorni ho pensato molto come si potesse fare e mi è frullata in testa un’idea. Questa gara era stata istituita con lo scopo di onorare i Caduti per la Libertà nel giorno della Liberazione e allora perché non immaginare anche una liberazione dal covid-19? Così, se ne avrò la possibilità, mi impegno fin d’ora a iniziare l’anno prossimo un nuovo ciclo, magari proprio il prossimo 25 aprile per ricordare i tanti bocciofili caduti della guerra che oggi stiamo combattendo con la speranza che nel frattempo questo conflitto sia stato vinto».
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