CALCIO SERIE B • Il portiere rivela: «La mia è una decisione sofferta ma ponderata». Ha influito il clima di incertezza
MATTEO VOLPI
Obiettivo tornare in campo in tempi brevi, covid-19 permettendo. Nell’assemblea di serie B, svoltasi nella giornata di ieri in videoconferenza, è emersa una volontà unanime di riprendere il campionato sospeso ormai da due mesi, per dare un epilogo opportuno alla stagione. «Stiamo lavorando quotidianamente - ha riferito il presidente della Lega B Mauro Balata - in un quadro emergenziale, per elaborare le migliori soluzioni possibili e tutelare i club in ogni settore di competenza. Per questo abbiamo istituto un coordinamento che possa aggiornare, ma anche fornire servizi alle società riguardanti questa gravissima emergenza e, inoltre, collaborare con Figc e Governo per rendere possibile la ripartenza del campionato». L’assemblea ha infine deliberato che “in ragione dell’assenza al momento di un provvedimento governativo di autorizzazione alla ripresa degli allenamenti in forma collettiva, nonché del relativo protocollo, si ritiene necessario, all’esito dell’eventuale pubblicazione di tale provvedimento e previa valutazione circa l’applicabilità del protocollo stesso da parte dei club, il decorso per la ripresa degli allenamenti in forma collettiva di un periodo di 10 giorni dalla sua emanazione per esigenze organizzative e gestionali”. Un sostanziale, ulteriore, nulla di fatto. In casa Cremonese, nel frattempo, ci sono i primi partenti. La società ieri ha comunicato ufficialmente la rescissione consensuale del contratto con il portiere Michael Agazzi (36 anni, 25 presenze in campionato dal novembre 2018). Una decisione condivisa tra le parti ma che, come si evince dalle dichiarazioni rilasciate dal giocatore al sito internet ufficiale della società grigiorossa, è frutto anche della intenzione dell’esperto portiere di non volersi sobbarcare ulteriori rischi a livello sanitario a tutela della propria persona e della propria famiglia: «La mia è una decisione sofferta ma ponderata. Credo che le società di calcio, pur facendo il massimo sforzo per consentire ai propri calciatori di lavorare in sicurezza, non riescano a garantire al cento per cento la tutela della loro salute. E questo mi spaventa. Negli ultimi anni, pensando al futuro, ho cercato di mettere in cima alle mie priorità la mia famiglia. Di conseguenza le mie scelte sono state e sono funzionali ad essa». Parole chiare, tra le altre pronunciate soprattutto di ringraziamento alla società grigiorossa, che però fanno seriamente riflettere. I calciatori sono davvero pronti a ripartire? Intanto, sembra sempre più probabile il divorzio tra la Cremo e il direttore sportivo Bonato. Per la sua sostituzione, circolano i nomi di Luca Nember e Mauro Facci.
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