Per ora la riapertura non ha provocato danni

CORONAVIRUS • Un nuovo aumento settimanale solo dell’1% dei contagi in Provincia di Cremona


Vanni Raineri
LA SITUAZIONE DI IERI
Al 29 maggio il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 232.248, con un incremento rispetto al giorno precedente di 516 nuovi casi. Lo rende noto la Protezione Civile.
Il numero totale di attualmente positivi è di 46.175, con una decrescita di 1.811 assistiti rispetto al 28 maggio.
Tra gli attualmente positivi, 475 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 14 pazienti rispetto al 28 maggio. 7.094 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 285 pazienti rispetto al 28 maggio.
38.606 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto al 28 maggio i deceduti sono 87 e portano il totale a 33.229. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 152.844, con un incremento di 2.240 persone rispetto al 28 maggio.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 22.683 in Lombardia, 5.658 in Piemonte, 3.564 in Emilia-Romagna, 1.849 in Veneto, 1.255 in Toscana, 994 in Liguria, 3.163 nel Lazio, 1.352 nelle Marche*, 986 in Campania, 1.283 in Puglia, 410 nella Provincia autonoma di Trento, 1.137 in Sicilia, 323 in Friuli Venezia Giulia, 770 in Abruzzo, 154 nella Provincia autonoma di Bolzano, 31 in Umbria, 190 in Sardegna, 19 in Valle d’Aosta, 159 in Calabria, 162 in Molise e 33 in Basilicata (Italpress).
LA SETTIMANA
Come avviene da qualche settimana, pubblichiamo i dati raccolti ogni venerdì poiché risentono meno degli scostamenti giornalieri, e danno un quadro della situazione più corretto. Possiamo ormai dire che la prima riapertura del 4 maggio, la fase 2, non ha provocato alcun problema. Anzi, a 11 giorni dall’allargamento dei cordoni sanitari del 18 maggio sembra che anche “l’effetto movida” non ci sia stato. Si attende ancora di sapere quando il governo deciderà di riaprire i confini regionali, probabilmente sarà lunedì 8 giugno.
Anche questa settimana la situazione appare soddisfacente: a Cremona i casi sono aumentati dell’1%, come la scorsa settimana, e come allora a fare meglio è Mantova, oltre a Lecco. Preoccupa un po’ il +4,5% di Bergamo, ma siamo ben distanti dalle cifre spaventose di qualche settimana fa. In Europa prosegue la triste marcia di Russia e Bielorussia, che vedono i casi aumentare di quasi il 20%; migliora ma non abbastanza la situazione della Gran Bretagna, male ancora la Svezia e pure la Polonia. Un incremento inferiore a quello italiano lo fa segnare solo la vicina Svizzera, cha fa segnare un +0,33%.

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