Scoperta acheologica, tanto casuale, quanto preziosa. Dal terreno lungo la proviciale 20 nel Comune di Fiesco sono affiorati, infatti, resti della civiltà romana. Frammenti ceramici e laterizi svelano la presenza di un antico pozzo, probabilmente eredità di un insediamento collocabile tra il IV e il VI secolo d.C. La scoperta è avvenuta durante gli scavi condotti da Padania Acque per realizzare il collettamento fognario che convoglia le acque reflue alla rete comunale di Salvirola fino all’impianto di depurazione Serio 1 di Crema. I lavori di ammodernamento ed efficientamento della rete fognaria si stanno svolgendo grazie alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cremona, Lodi e Mantova e dei suoi archeologi, che sono immediatamente intervenuti per fare luce sull’inaspettato ritrovamento. Il funzionario della Soprintendenza, Nicoletta Cecchini, racconta: «Lo scavo archeologico ha evidenziato la mancanza della parte sommitale del pozzo, la presenza di mattoni ricurvi provenienti da almeno due differenti pozzi smontati e alcune parti di laterizi ipercotti che sono stati attribuiti alla distruzione di una fornace. I reperti prelevati si sono ottimamente conservati per effetto dell’acqua di falda che ha reso particolarmente complesso lo scavo, ma che ci ha restituito manufatti di 1500 anni fa».
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