Sacchetti: «Andremo incontro a tanti sacrifici»


BASKET SERIE A • Intervista a Meo Sacchetti, coach della Vanoli, che prova a ipotizzare la prossima stagione

FABIO VARESI
Non è esagerato definirlo il “re Mida” del nostro basket. Dopo le straordinarie imprese compiute a Sassari, coach Meo Sacchetti si è rimesso in gioco a Cremona e dal suo arrivo, la Vanoli è entrata a pieno titolo nel gotha della palla a spicchi italiana. Reduce dalla dolorosa retrocessione datata 2017, poi cancellata dal ripescaggio, la squadra biancoblu ha centrato sempre l’accesso ai playoff (con l’8º posto nel 2018 e addirittura con il 2º nel 2019) e alla final eight di Coppa Italia, trionfando lo scorso anno a Firenze in finale contro Brindisi. In questa tribolata stagione, conclusa anzitempo per la pandemia, la Vanoli è partita male, ma Sacchetti ha saputo rimettere le cose a posto e la squadra ha scalato la classifica, terminando di fatto al 6º posto. In campionato, Meo ha un invidiabile score con i biancoblu di 47 partite vinte e 33 perse, ma la sua bella favola a Cremona non è finita.
Coach, come sta vivendo questo difficile momento?
«Chiuso in casa come tutti, ma ho la fortuna di avere un bel giardino, che mi permette di stare all’aria aperta. Per fortuna tutti i miei familiari stanno bene e mi ritengo fortunato».
Come si immagina la ripresa?
«Non sarà semplice fino a che non avremo a disposizione il vaccino. Temo che dovremo convivere con apprensione e regole ferree per un bel pezzo, ma soprattutto dobbiamo comportarci bene. Per quanto riguarda il basket, naturalmente tutto è legato alla situazione sanitaria. Credo che il movimento professionistico qualcosa troverà, ma quello che preoccupa è l’attività giovanile e al riguardo sarà necessaria una profonda riflessione».
Il presidente Aldo Vanoli ha già ribadito che la squadra ripartirà dalla serie A e da lei: credo che le faccia piacere?
«Con Aldo c’è un buon rapporto, spesso ci confrontiamo, anche se parliamo poco di basket. Giocatori e allenatori sappiamo che andremo incontro a molti sacrifici e che dovremo fare le cose al meglio in vista del prossimo campionato, che sarà sicuramente di transizione, perché sin da ora non sarà facile la programmazione».
Da coach della Nazionale, la preoccupa lo slittamento di un anno dell’attività internazionale?
«Lo ripeto, con quello che sta succedendo nel mondo, il basket giocato passa in secondo piano. Prima dobbiamo uscire da questa emergenza e poi quando avremo delle certezze, riprenderemo a parlare di pallacanestro e delle sua programmazione, per trovare le soluzioni migliori».
Parole sagge, che danno il giusto peso allo sport in questo momento drammatico. Naturalmente, le partite mancano a tutti e per garantire in minimo di svago ai tifosi biancoblu, la Vanoli ha deciso di trasmettere sui propri canali social ufficiali, le dodici vittorie della squadra in questa stagione. 

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