Un amore che non ha bisogno di traduzioni

ATTUALITA’ • La Samaritan’s Purse ha lasciato Cremona dopo 50 giorni di prezioso aiuto contro l’emergenza Covid-19

Cremona è grata all’associazione Samaritan’s Purse per il preziosissimo contributo fornito in occasione dell’emergenza coronavirus, e non lo dimenticherà. Tanti cremonesi hanno testimoniato nelle varie forme il loro grazie agli americani, e a nome di tutti loro lo ha fatto istituzionalmente il sindaco Gianluca Galimberti, quando giovedì ha incontrato nel Salone dei Quadri lo staff dell’ong Usa in un incontro a tratti commovente. Tra l’altro Cremona ha offerto, come da proposta della minoranza, la cittadinanza onoraria alla Samaritan’s Purse, e ha stretto un gemellaggio con la città di Boone, nel North Carolina, dove ha sede l’associazione.
Ieri è stato smantellato l’ospedale da campo che per quasi due mesi ha fronteggiato l’emergenza Covid-19 fornendo supporto al Maggiore di Cremona. Anche ieri il sindaco Galimberti era presente, mentre sanitari, pazienti e semplici cittadini applaudivano all’indirizzo dei volontari americani.
Già ieri nell’homepage del sito internazionale della Samaritan’s Purse era pubblicato un articolo dal titolo emblematico: “Un amore che non ha bisogno di traduzioni”. Si raccontano i grandi silenzi, rotti solo dal suono delle ambulanze. Si citano i 281 pazienti soccorsi a partire dal 20 marzo, quando aprì l’ospedale da campo dotato di 68 letti, e si ricorda la gratitudine per la presenza di qualcuno che, assumendosi rischi, arrivava dall’altra parte del mondo per prendersi cura di estranei, che diventavano membri di una stessa famiglia. Passando alle cifre della settimana (che, essendo il numero precedente quello di venerdì 30 aprile, stavolta è di 8 giorni), si fa ancora più marcata la frenata dei contagi. Il rapporto tamponi/contagiati è stato ieri del 5,5%, e anche ieri si è ridotto il numero dei ricoverati (-146), specialmente in terapia intensiva (-80).
Non cala come vorremmo il numero dei morti, che si mantiene attorno a una media di 250 al giorno, mentre cresce notevolmente quello dei guariti, ormai a un passo da quota 100mila, per la prima settimana superiore al numero di positivi attuali.
Spostando l’attenzione sulle province lombarde, Cremona si conferma tra le meno colpite (solo Mantova fa meglio), con una crescita dei contagiati del 3% in 8 giorni. Stona il dato di Varese, che cresce del 18%, mentre anche Milano non riesce a frenare la salita dei contagiati (+9%). Torna a salire Lodi.
In Europa, dopo un assestamento che riguarda i dati della Spagna, che come l’Italia, la Francia e la Germania è riuscita a limitare i danni, vediamo che prosegue l’impennata della Gran Bretagna, dove l’aumento settimanale è del 25%, e soprattutto è l’elevato numero di decessi a preoccupare. Peggio ancora fa la Russia, ormai al quarto posto in Europa per numero di contagiati, male anche la Bielorussia dove il governo continua a minimizzare l’impatto del virus.

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