Esame di laurea allo Zini per la Cremonese di Bisoli

I grigiorossi ospitano domani alle 18 la capolista Benevento allenato da Pippo Inzaghi, che ha dominato il campionato cadetto ed è praticamente già promossa in serie A

FABIO VARESI – MATTEO VOLPI
Si riparte con il buonumore e tre punti. Il recupero contro l’Ascoli ha portato una vittoria “non fondamentale, ma importantissima”, per usare le parole di mister Bisoli a fine gara. E proprio la dedica del tecnico alla città di Cremona, alla quale serve una giusta dose di serenità dopo le tante sofferenze patite negli ultimi mesi, sono l’emblema di quello che dovrà essere il cammino grigiorosso da qui in avanti. Tanti gli impegni ravvicinati, tante le incognite ambientali e tecniche, ma è necessario restare concentrati e crederci. Il calcio è ripreso, ma non è più quello di prima. Senza le emozioni della gente, senza la passione dei tifosi sugli spalti, sembra tutto “asintomatico”. La passione rimane nelle vene di tutti gli appassionati, ma non riesce più a manifestarsi come prima.
Il tifo “contingentato” (per usare un altro termine tra i più in voga degli ultimi quattro mesi…) non può esistere per chi è cresciuto con il concetto che il calcio è emozioni. Ma per il momento questo è, purtroppo. Non resta che aggrapparci alla passione ed alla grinta genuina di un personaggio come mister Pierpaolo Bisoli, arrivato un po’ in punta di piedi a febbraio, dopo un sanguinoso turn over in panchina, con l’obiettivo di chiudere la stagione e meritarsi la riconferma per il prossimo anno. E per il momento il ruolino di marcia parla chiaro: due partite con Bisoli in panchina e due vittorie, con in mezzo un lockdown: una a febbraio in casa del Frosinone e una a giugno in casa dell’Ascoli. Tra i giocatori, è emblematica la rinascita di Castagnetti, protagonista in entrambe la gare, prima con un gol epico da centrocampo e poi propiziando un gol (anzi un autogol) direttamente da calcio d’angolo, che ha sbloccato il risultato ad Ascoli. In realtà è che in campo, nonostante la pausa che ha reso molto difficile il lavoro dei tecnici, si è rivista una squadra concreta e di carattere. Difesa (a quattro…) solida, centrocampo con due soldati di quantità e sostanza ai fianchi dei piedi buoni di Castagnetti e la determinazione a cercare la conclusione a rete il prima possibile in fase offensiva. Ma dopo il 3-1 in terra marchigiana, serve continuità, a partire dalla sfida titanica di domani alle 18 allo Zini contro il Benevento di Pippo Inzaghi, squadra fuori categoria per la cadetteria. Neppure la Juventus nella stagione 2006-2007 aveva dominato la scena in serie B come sta facendo la squadra sannita, che ha addirittura 22 punti di vantaggio sulla terza in classifica. Ciò significa che le bastano una manciata di punti per festeggiare il ritorno in serie A. Tutto ciò però non renderà meno affamato il Benevento, che dà la sensazione di divertirsi in campo e quindi servirà un’atra prova di valore della Cremo, per muovere la classifica. Del resto, dando un’occhiata alla rosa a disposizione di Inzaghi, notiamo la presenza di molti giocatori che non sfigurerebbero nella massima serie e che quindi tra i cadetti fanno la differenza. Oltretutto, ad una squadra già competitiva, la dirigenza campana ha inserito altri elementi di valore, che hanno reso il Benevento una corazzata. All’affidabile portiere Montipò, ai difensori Letizia, Caldirola e Maggio, ai centrocampisti Tello e Viola, agli attaccanti Coda, Improta e Insigne, si sono aggiunti in estate i centrocampisti Kragl (svincolato dal Foggia), Schiattarella (dalla Spal), Hetemaj (dal Chievo) e l’attaccante Sau (dalla Sampdoria). Ma per essere sicuro di tornare in serie A, il presidente Vigorito ha regalato al proprio tecnico a gennaio il difensore Barba (in prestito con obbligo di riscatto dal Chievo) e l’attaccante Moncini, acquistato dalla Spal. Non sorprende, quindi, il ruolino di marcia dei giallorossi, che hanno conquistato 69 punti in 28 giornate, frutto di 21 vittorie, 6 pareggi e una sola sconfitta, con ben 54 gol realizzati e solo 15 subìti. Numeri impressionanti, che sulla carta concederebbero poche chance ai grigiorossi, anche perché con la possibilità di effettuare cinque sostituzioni, Inzaghi può cambiare il corso della partita grazie a una panchina lunga e di qualità. Per la Cremo di prima del lockdown, sarebbe stata un’impresa impossibile, ma per la rinfrancata formazione di Bisoli, esistono le condizioni per strappare un risultato positivo, anche per le motivazioni, che sicuramente saranno superiori in casa grigiorossa. Insomma, i tifosi ci sperano, anche se non potranno sostenere la squadra allo stadio. Quello che conta è aver ritrovato un’identità, grazie a una guida tecnica finalmente azzeccata, dopo tanti tentativi a vuoto. A questa squadra serviva la grinta di Bisoli, che pare aver toccato le corde giuste di giocatori di indubbio valore, che sembravano però aver lasciato a casa le proprie qualità. è ancora troppo presto per cantare vittoria, ma questa Cremo può sicuramente raggiungere il risultato minimo della salvezza.
Per quanto riguarda la formazione, rispetto ad Ascoli dovrebbe rientrare Migliore (al posto di Crescenzi), mentre Arini sostituirà Deli. Arbitrerà Massimi di Termoli.

Iniziativa • Per rendere omaggio alle vittime e per onorare ancor di più le donne e gli uomini che hanno lavorato senza sosta per contrastare il covid-19, la Cremonese domani scenderà in campo indossando una maglia speciale, che recherà sul petto la scritta “Insieme senza dimenticare”. Tutte le maglie indossate dai calciatori, verranno poi messe all’asta su eBay (tempi e modalità di partecipazione saranno pubblicati su www.uscremonese.it). Il ricavato sarà interamente devoluto all’associazione “Uniti per la provincia di Cremona”, a sostegno delle iniziative sanitarie e di prevenzione contro la pandemia. Oltre al minuto di silenzio e al lutto al braccio, la Cremonese ricorderà tutte le vittime con una corona di fiori.

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