TURISMO • Ora i prezzi sono alti, ma presto si abbasseranno per la carenza di domanda
Vanni RaineriChe le cose stiano rientrando nella normalità ce lo ha ricordato lo scontrino emesso da un bar di Venezia: spremuta e cappuccino a 21 euro. Al tavolo, ovviamente, poiché le norme impedivano la consumazione al banco.
Normalità significa vacanze estive, per chi potrà permettersele, sia per motivi economici che per impegni lavorativi da recuperare a causa del lockdown. Ma cosa conviene fare? Meglio prenotare subito o attendere a ridosso della data di partenza?
Da preferire è la seconda opzione, e questo per una serie di motivi. Intanto per le incertezze che ancora circondano la scelta della meta.
Partiamo dall’estero. La Spagna come noto da tempo ha comunicato che dal 1° luglio non ci saranno restrizioni: una scelta intelligente, finalizzata a dare certezze almeno in vista dei mesi più ricercati. Nel frattempo però permane l’obbligo di quarantena. Complesso il quadro per chi sceglie la Grecia: fino al 15 giugno quarantena obbligatoria, dal 16 al 30 giugno penalizzati gli italiani provenienti da 4 regioni: Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. Questi dovranno sottoporsi a quarantena e test. Apertura senza limitazioni anche qui dal 1° luglio, anche se resta una riserva dovuta alla situazione che si potrà creare nel corso del corrente mese di giugno. Anche la Germania dovrebbe cancellare tutte le limitazioni a partire dal 15 giugno. L’Austria ha ben 8 frontiere ai suoi confini: in 7 casi circolazione libera, ma non per l’ottavo Paese, che ovviamente siamo noi, che dovremo sottoporci a tampone oppure a quarantena obbligatoria. Ogni Paese fa storia a sé, tanto che Slovenia e Croazia, mete abituali per gli italiani, consentiranno l’ingresso solo a chi potrà mostrare una prenotazione per il pernottamento. Meno problemi per gli altri stati, come la Francia che chiede solo un’autocertificazione. Ma attenzione: anche in questi casi le norme potrebbero cambiare a seconda dell’andamento dei contagi.
Nell’incertezza che regna sovrana dunque meglio orientarsi verso l’Italia, come consigliano i nostri politici. Ma anche in questo caso il quadro non è chiarissimo e soprattutto tranquillizzante. Soprattutto per chi volesse andare al mare del sud regna l’incertezza. Come noto, l’obbligo dei test di ingresso è incostituzionale, e così la Sardegna ha ripiegato “consigliando” il test, riconoscendo a chi lo effettuerà un buono spesa per visite culturali. In Campania e nel Lazio si misurerà la febbre all’arrivo, col timore di ritrovarsi con un soggiorno già prenotato ma con l’obbligo di far ritorno a casa oppure mettersi in quarantena vista mare. La Sicilia ha approntato una app volontaria di tracciamento, mentre in Puglia è necessario registrarsi fornendo i propri dati prima della partenza. Alla fine il povero vacanziero si domanda se valga la pena sottoporsi a queste “attenzioni”, soprattutto con la sensazione di risultare ospite sgradito nonostante in fin dei conti si portino soldi.
Dunque, molto meglio attendere gli eventi, almeno per chi non partirà prima di luglio.
Ma c’è un altro grande vantaggio per chi preferirà attendere. In questo momento i prezzi, sia per i trasporti sia per gli affitti, sono più alti del consueto, un po’ perché gli operatori, chiusi da tempo, cercano di recuperare risorse, un po’ perché devono sopportare spese superiori rispetto agli introiti (sanificazione ambienti, spazi più larghi per gli ospiti, eccetera). Prezzi che molto probabilmente sono destinati a calare, mentre l’offerta rimarrà comunque in parte non esaudita, in quanto è previsto per l’estate un significativo calo di presenze, in particolare legato agli stranieri. Insomma, anche se decideremo di prenotare il giorno prima di partire troveremo sicuramente posto, e anzi potremo approfittare di sconti last-minute praticati da chi vorrà evitare di avere troppi posti vuoti.
Se poi non avremo la possibilità di goderci mare o montagna, approfittiamo delle splendide mete raggiungibili in poco tempo senza necessità di pernottamento fuori casa: potremmo scoprire luoghi magici di cui prima avevamo solo sentito parlare o visti distrattamente.
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