Vanoli, una crisi già superata sette anni fa


BASKET SERIE A • Anche nel 2013 l’annuncio shock del presidente, che poi riuscì a iscrivere la squadra. Speriamo accada ancora


FABIO VARESI
«In assenza di un fattivo intervento di nuovi soci o sponsor, l’iscrizione al prossimo campionato di serie A è fortemente a rischio, se non addirittura preclusa». Sapete quando sono state proferite queste parola dal presidente Aldo Vanoli? Il 15 maggio 2013! Anche sette anni fa, quindi, la società biancoblu ha rischiato di scomparire dal panorama cestistico nazionale e - lo ricordiamo come auspicio - l’ingresso di nuovi sponsor ha permesso alla società di giocare altri sette campionati in serie A, effettuando una crescita esponenziale, culminata con la conquista della Coppa Italia 2019. E’ vero che rispetto ad allora siamo reduci da una pandemia, che ha travolto l’economia mondiale, ma questo precedente dimostra come sia importante la realtà biancoblu, nata nel 1999 a Soresina e diventata un patrimonio di tutta la provincia. Comprendiamo lo sconforto del presidente, oltretutto ammalatosi e poi guarito di covid-19, evento che lo ha sicuramente segnato e che probabilmente gli ha fatto perdere un po’ di entusiasmo, ma siamo sicuri che prima di mollare, le proverà tutte. E’ curioso, però, che in poche settimane si sia passati dall’innovativo progetto del “club Italia”, apprezzato da coach e giocatori, all’annuncio shock di una probabile chiusura dei battenti, senza aiuti concreti dall’imprenditoria locale. Il divorzio da coach Sacchetti è stato sicuramente traumatico, ma di fronte a tanto pessimismo e con un’offerta importante arrivata dall’ambiziosa Fortitudo Bologna, sfido a trovare un tecnico di valore, disposto a rinunciare al certo per l’incerto. Comprendiamo l’amarezza di Aldo Vanoli, ma nel professionismo i sentimenti non staccano gli assegni e sarebbe inutile stupirsi di quanto è accaduto. Forse il presidente sperava in una forma diversa, ma la sostanza non cambia le cose, visto che dopo l’addio del tecnico, sono arrivati quelli del dirigente Vacirca, degli assistant coach Fioretti e Bianchi e dei giocatori De Vico e Stojanovic, anche se il serbo ha detto di restare in attesa di una chiamata dalla società, malgrado l’uscita dal contratto che lo legava alla Vanoli per un’altra stagione. Sul sito della società possiamo leggere che il numero uno del sodalizio biancoblu non concede più del 20% di possibilità per l’iscrizione al prossimo campionato, ma ha comunque provveduto al pagamento della rata dovuta alla Fip, a conferma che alla sua splendida creatura, ereditata nove anni fa da Secondo Triboldi, tiene così tanto da non arrendersi fino all’ultimo giorno utile per garantire una continuità all’attività ad alto livello. Altro elemento che concede qualche piccola speranza, è quella di rinunciare categoricamente al declassamento in A2, perché la Vanoli deve restare nella massima serie, raggiunta nel lontano 2009 e difesa quasi sempre con merito, ad eccezione della stagione 2016-2017, quando la squadra incappò nella retrocessione, poi cancellata dal ripescaggio. Nelle prossime ore vedremo se il presidente deciderà di liberare i giocatori e lo staff ancora sotto contratto, ma anche in questo caso potrebbe essere una nuova mossa per ridurre al massimo i costi, per poi ripartire da zero. Insomma, non ci resta che sperare in un nuovo miracolo sportivo, perché l’iscrizione alla prossima stagione, varrebbe quasi come la conquista della Coppa Italia.

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