«Il Consorzio dimostra che Aldo non è solo»

BASKET SERIE A • Intervista a Stefano Stabile, che resta ottimista sul futuro della Vanoli. Raccolti più di 200mila euro


FABIO VARESI
La Vanoli non si arrende. Anzi, nella lotta contro il tempo, spera di arrivare al lieto fine. L’impegno del Consorzio Cremona Basket, nato tre settimane, sta ottenendo risultati forse impensabili, che confermano la volontà del territorio di salvare una realtà sportiva d’eccellenza come la società biancoblu. «Il Consorzio è nato all’improvviso - rivela il presidente Stefano Stabile - ma è la realizzazione di un’idea che da tempo circolava. Siamo partiti praticamente da zero e stiamo lavorando tanto. Abbiamo incontrato tante aziende e ricevuto numerose adesioni. Il nostro obiettivo era quello di scuotere il territorio e qualcosa abbiamo ottenuto. Certo, non pretendiamo di salvare la baracca completamente, ma siamo ancora impegnati per reperire il più possibile, per aiutare Aldo Vanoli. La speranza è di riuscire ad iscrivere la squadra, poi col tempo potremo migliorare il Consorzio, avendo più tempo per farlo».
Quanto avete raccolto fino ad ora?
«Diciamo più di 200mila euro e in tre settimane non è poco, ma abbiamo in programma altri incontri e restiamo fiduciosi, nella consapevolezza che più di così non potevano fare. Stiamo dando tutto e lo faremo fino al momento di decidere se iscrivere e meno la squadra al prossimo campionato».
A tal proposito, quando è fissata la deadline?
«A breve avremo un incontro con Aldo e Ruth per fare il punto della situazione e relazionare sul nostro lavoro, poi l’ultimo giudizio spetta al presidente. E’ comunque importante aver dimostrato che Aldo non è solo e che esiste un diverso modo di aiutare la proprietà, in un momento difficile per il nostro basket, che non sa ancora se ripartirà con il pubblico o a porte chiuse. In questo secondo caso, i mancati introiti metterebbero in grande difficoltà gran parte delle società di serie A. Ma il Consorzio deve solo pensare a lavorare, per salvare la Vanoli».
Insomma, seppur nell’incertezza, la fiammella della speranza continua ad essere accesa. A metà della prossima settimana, però, dovrà essere presa una decisione, perché in caso di iscrizione, sarà un’altra lotta contro il tempo per allestire una squadra che possa lottare per salvarsi. Un impegno gravoso per Flavio Portaluppi, che ha però l’esperienza necessaria per riuscire nell’impresa. Non ci resta che incrociare le dita...

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