Casalmaggiore - Tutti i nodi della scuola che riparte


ISTRUZIONE • L’assessore Sara Valentini ha illustrato le tante novità, dal trasporto alla mensa

Ieri mattina nella Sala Giunta del Comune di Casalmaggiore l’Assessore all’Istruzione Sara Valentini ha tenuto una conferenza stampa dedicata alla ripresa delle attività scolastiche.
Prima di iniziare l’assessore ha ringraziato per l’impegno profuso in questi mesi i Dirigenti scolastici e tutto lo staff comunale, ufficio tecnico e ufficio scuola, la giunta che ha seguito passo per passo tutti i passaggi «supportandomi nel prendere decisioni a volte non facili».
«La ripartenza delle scuole – ha detto Sara Valentini - è una grande e bella sfida, dopo un periodo difficile per Casalmaggiore e il Mondo intero. La situazione che ci siamo ritrovati a gestire è nuova per tutti, diversa per ordine e grado scolastico e, a seconda delle necessità, siamo intervenuti con i migliori mezzi possibili. E’ dai primi di giugno che lavoriamo intensamente con le Istituzioni scolastiche, successivamente all’emanazione delle prime Linee Guida del Ministero dell’Istruzione, o addirittura prima ancora, con la bozza del Cts, uscito a fine a maggio. Siamo partiti dall’assoluta volontà di riportare tutti i bambini in presenza a scuola, considerando l’obbligo di garantire il distanziamento sociale. Da parte del Comune è stata effettuata un’analisi capillare di tutti gli spazi. Ribadisco che siamo in ancora in una situazione di emergenza».
In tema insegnanti: «Dal mondo della scuola lamentano ancora la carenza di docenti, che sono stati chiesti, ma ad ora nessuna risposta è arrivata dal Ministero e che l’obbligo di distanziamento crea problemi organizzativi in termini di spazi, ad esempio quelli di attesa/stallo all’esterno e all’interno della scuola, e conseguentemente di tempo, si pensi alle sanificazioni.
Da qui ogni Istituto ha provato a più riprese ad ipotizzare orari d’ingresso e di uscita, constatando inevitabilmente che ci sarebbero state variazioni dolorose, da comunicare alle famiglie, ma sempre pensando alla stella polare della salute dei bambini e a cascata delle famiglie e di tutta la scuola. Una volta definiti gli orari delle lezioni, si è iniziato a valutare i vari incastri con il trasporto scolastico, che è gestito internamente. Avremo a disposizione 4 autisti a pieno regime, almeno inizialmente, potenziando ulteriormente con volontari, personale comunale ed eventuale di cooperativa, a supporto dell’autista, nel controllare che tutti i bambini indossino la mascherina e nel provare la febbre ad ogni utente, nel garantire il distanziamento nella salita e discesa dallo scuolabus. Sarà un duro banco di prova, siamo fiduciosi nel suo funzionamento».
Poi entrando nel dettaglio: «La proposta degli orari delle lezioni dei vari Istituti ha messo a dura prova la garanzia di alcuni percorsi consolidati nel passato , mettendo a repentaglio la garanzia del servizio di trasporto su tutte le linee, in particolare per l’Infanzia, in quanto per la prima volta di fatto coincide con gli orari di uscita anche delle scuole dell’obbligo. Questo ci ha imposto di dover rinunciare al servizio sugli asili delle frazioni di Roncadello e Cappella per il ritorno a casa. L’Istituto Diotti si è comunque mobilitato per avere più personale e, in caso di arrivo, potrà consentire la modifica dell’orario di termine delle lezioni, permettendo una riorganizzazione del trasporto. Per quanto riguarda l’organizzazione della mensa, partendo sempre dalla regola fondamentale del distanziamento e delle “bolle” (ossia di restare in spazi dedicati con gli stessi alunni ed evitare commistioni), di concerto con la ditta appaltatrice e gli istituti, si è arrivati alla decisione che, dati i numeri molto elevati da gestire, il servizio sarà erogato direttamente in classe attraverso lunch-box, con turni distinti a seconda del plesso. La turnazione richiederà una messa a disposizione di spazi aggiuntivi per i momenti di attesa, durante la sanificazione delle classi, nel pre e post pranzo, da qui l’esigenza di investire nella creazione di nuovi spazi nella ex mensa scolastica del Marconi, al fine di poter garantire il servizio stesso a circa 450 bambini con la stabilità dei gruppi, commistione tra classi, evitando in questo modo il più possibile il contagio .
E’ per questo motivo che in una situazione tale, così complessa, si è deciso di partire con l’organizzazione dei servizi principali necessari per la frequenza scolastica, proponendo e potenziando il servizio di trasporto scolastico, data la diversificazione degli utenti e potenziando ancor di più la mensa. I servizi complementari aggiuntivi, come il prescuola o il doposcuola, dolorosamente non potranno esser svolti in questa fase di emergenza, data l’impossibilità di garantire la stabilità del gruppo classe e la mancanza di spazi e di tempo, richiesto per la sanificazione. Alla stessa stregua e per le stesse motivazioni anche il piedibus è sospeso».
«Dobbiamo renderci conto – ha chiuso Sara Valentini - che c’è stata una pandemia, che ha chiuso le scuole per 4 mesi e ora si cerca di ripartire, con la gradualità e la prudenza dettate dal Governo col supporto del Comitato Tecnico Scientifico e mi auguro pertanto che a supporto delle famiglie lo Stato intervenga in maniera decisiva, in particolare per le mamme che lavorano». 

Commenti