I ragazzi di Rabbaglio sempre più vincenti

 CICLISMO • Grandi prestazioni di Stefano Moro e Mattia Pinazzi della Biesse-Arvedi-Premac  nel Gp Framar, meeting internazionale di CL 2 disputatosi in Repubblica Ceca

FORTUNATO CHIODO
Nel clan Continental Biesse-Arvedi-Premac si continua a brindare. ll fiorente vivaio polivalente (strada e pista) del team manager Massimo Rabbaglio continua, infatti, a mietere successi. Con la maglia azzurra della Nazionale su pista, Moro e Pinazzi sono stati autentici padroni del Gran Premio Framar, meeting internazionale di CL 2 disputatosi al velodromo di Praga, in Repubblica Ceca. La coppia azzurra formata dal bergamasco Stefano Moro e dal parmense Mattia Pinazzi, diretta dal ct Marco Villa, con grande sicurezza, forza e coraggio hanno vinto la prova Madison (ex Americana, per intenderci). Non è sempre facile conciliare brillantezza immediata e carichi d’allenamento in prospettiva, per chi è ripartito dal lockdown da un centinaio di giorni. Soffia forte il vento azzurro con l’oro dello stesso Moro nell’Omnium e l’argento di Filippo Ferronato (Cycling Team Friuli). Pinazzi, invece, ha vinto lo Scratch. Altri podi: Matteo Bianchi, 19 anni altoatesino di Bolzano del team Campana Imballaggi- Rotogal, argento nel Keirin e ancora Moro secondo nella Corsa a punti. In campo femminile Francesca Selva del Team Red Factory Racing ha vinto l’inseguimento individuale femminile davanti all’altra italiana Giorgia Fraiegari. Le due sono poi salite sul terzo gradino del podio della Madison, mentre Selva si è classificata seconda nella Corsa a punti e nello Scratch.
GIRO UNDER 23 • Il britannico Thomas Pidcock fa il cannibale, si mangia il Mortirolo e gli avversari e vince il Giro d’Italia Under 23. Impressionante quello che è riuscito a fare il ventunenne: il capitano della Trinity, ciclista completo e ai vertici mondiali anche nel ciclocross dove vanta due titoli iridati di categoria, ha dominato la scena nel Giro vincendo 3 tappe, conquistando nettamente la vittoria finale e imponendosi anche nella classifica degli scalatori. Tra gli italiani merita un grande plauso il bergamasco Kevin Colleoni, sempre della Biesse Arvedi-Premac, che pur soffrendo sul Mortirolo, è riuscito a piazzarsi al terzo posto della classifica generale, superato proprio nell’ultima tappa dal belga Henri Vandenabeele.
GIRO ROSA • La carovana con 23 squadre al via, delle quali otto di Women’s Worl Tour, ha lasciato Grosseto (dove si è svolta una cronometro a squadre di 16, 8 km) e si concluderà sabato 19 nel Foggiano, a Motta Montecorvino, alla scoperta del Sud, dopo 9 tappe. Traguardi tosti ad Assisi e Tivoli. Le cicliste resteranno poi in Italia (in Emilia-Romagna)per la rassegna iridata di Imola, dal 24 al 27 settembre. Il percorso non è durissimo. Il movimento è cresciuto, il massimo circuito mondiale, con le stesse norme sanitarie degli uomini, con tamponi ogni 6 e 3 giorni prima del via. In gara le olandesi Annemiek Van Vleuten, campionessa iridata, che ha vinto le ultime due edizioni, insieme alle connazionali Spratt, Van der Breggen, la polacca Niewiadoma e le azzurre Elisa Longo Borghini (Trek Segafredo), Elisa Balsamo e la cremonese Marta Cavalli, da sempre uno dei simboli della Valcar Travel & Service. L’azzurra di San Bassano non si nasconde: «Voglio lottare per la maglia bianca giovani al Giro Rosa».

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