La Vanoli fa visita all’Allianz per assicurarsi i primi punti

 BASKET SERIE A • Dopo un’estate complicata e le difficoltà incontrate in Supercoppa a causa di una preparazione partita in ritardo, da domani si fa sul serio

FABIO VARESI

Dopo un’estate decisamente movimentata, che ha comunque portato all’iscrizione della Vanoli al 12º campionato di serie A consecutivo, da domani si fa sul serio. I sei match di Supercoppa (e lo scrimmage contro Varese dell’eterno Scola) sono serviti a coach Galbiati per amalgamare i giocatori, nove dei quali sono nuovi e che quindi avevano bisogno di conoscersi. Malgrado una preparazione non adeguata, vista la partenza in ritardo rispetto alle altre squadre, la Vanoli non ha sfigurato e questo deve dare una certa garanzia sul valore del roster, che ha come obiettivo la salvezza. Ma il campionato è un’altra cosa e lo scopriremo già domani pomeriggio a Trieste, contro l’Allianz di Dalmasson. Due stagioni fa le due squadre hanno battagliato nei quarti dei playoff, ma erano altri tempi per entrambe le società, che nutrivano ben altre ambizioni. Poi anche i giuliani hanno dovuto superare una crisi finanziaria, ma ora sono una società solida, che vuole consolidarsi nella massima serie. «Contro Cremona sarà una partita insidiosa. Ma noi non possiamo non vincere. Dobbiamo affrontare questa stagione in modo molto deciso, conquistare la salvezza il prima possibile. Dopo sono sicuro che potremo toglierci delle soddisfazioni», ha affermato il presidente Mario Ghiacci durante la presentazione della squadra. Uno sprone alla propria squadra, che ha cambiato tanto ed ha confermato solo gli italiani Cavaliero, Coronica, Da Ros e Fernandez, ai quali si sono aggiunti Alviti (da Treviso), Laquintana (da Brescia) e i cinque stranieri Milton Doyle (da Hapoel Eilat), Myke Henry (da Oklahoma City Blue), Ike Udanoh (dall’Umana Venezia), Devonte Upson (dall’Asseco Arka Gdynia) e Andrejs Grazulis (da Tortona). In Supercoppa, Trieste ha avuto un rendimento altalenante, ma a tratti ha dimostrato di avere talento e soprattutto di essere pericolosa quando è in giornata. La Vanoli deve affrontarla con coraggio, perché sono queste le partite che i biancoblu possono vincere e che danno subito un’idea di come sarà il cammino in questa stagione non facile per vari motivi, non ultimo la sgradevole convivenza con il Covid-19. Tra le chiavi del gioco di Galbiati, c’è il rendimento del centro Marcus Lee, che in settimana si è presentato ai tifosi: «Sono curioso di vedere come sarà la stagione, penso sia stato creato un buon gruppo che potrà dare soddisfazioni ai tifosi e alla società, anche se non abbiamo ancora avuto modo di lavorare molto insieme e quindi mostrare completamente le nostre qualità. Sono l’unico centro di ruolo e questo mi spinge a dover prendere decisioni più attente e da un certo di vista più intelligenti. Penso che i miei compagni abbiano avuto un’impressione positiva sulle mie qualità, ci troviamo bene. Non è consueto avere un lungo con la mia verticalità e di conseguenza c’è bisogno di un po’ di tempo per trovare il giusto timing e le giocate giuste. Ci stiamo lavorando in allenamento. Il mio obiettivo personale? Portare Cremona ad un livello più alto, imparare dai compagni e dall’allenatore, migliorare. Vincere». La determinazione del lungo è lo specchio del clima che si respira nella squadra, consapevole che dovrà lottare duramente per mantenere la categoria.
I NUMERI • Sono sette i precedenti tra le due squadre, 3 in campionato e 4 nei quarti dei playoff scudetto nella stagione 2018-19: lo score è a favore di Cremona per 5 -2 e le due vittorie di Trieste sono arrivate sempre in gare casalinghe. Paolo Galbiati torna su una panchina di serie A da capo allenatore dopo l’esperienza a Torino del 2017 e 2018. Una vittoria per parte il bilancio tra i due allenatori nei due precedenti.

Commenti