A Cremona oltre 100 casi: riapre il pre-triage

 CORONAVIRUS • Cancellata la prevista visita del Presidente Mattarella. Il monito di Riccio: mancano 4000 anestesisti


Vanni Raineri
Peggiora di giorno in giorno la situazione dei contagi, e ciò avviene anche a Cremona. Questo anche se stavolta non siamo noi l’epicentro dell’emergenza nazionale come avvenne in primavera, ma l’incremento è comunque consistente.
Al 30 aprile i contagi nella nostra provincia erano arrivati a 6037, mentre ieri la cifra è salita a 7585, ma era da tempo che non assistevamo ad un incremento di oltre 100 casi in un solo giorno. E ieri è accaduto: sono stati 102 i nuovi casi di contagio a Cremona e provincia, contro i 70 registrati giovedì. La curva torna insomma a crescere in modo preoccupante.
PRIMI CASI A SCUOLA
Martedì scorso erano stati riscontrati da Ats Val Padana i primi due casi di positività al Coronavirus nelle scuole infanzia comunali. E’ scattato immediatamente il protocollo definito da Ats: le famiglie con i figli allievi nelle due sezioni sono state contattate e richiamate al rispetto rigoroso dell’isolamento fiduciario con decorrenza immediata. Anche il personale educativo è stato interessato dalle medesime procedure di isolamento fiduciario. Nel frattempo sono state attivate le procedure di sanificazione dei locali delle sezioni interessate. Ci sono stati poi contagi in altre scuole, e ieri è toccato al Liceo Classico Manin.
MATTARELLA RINVIA LA VISITA
Il presidente della Repubblica avrebbe dovuto visitare la nostra città il prossimo 12 novembre per inaugurare il nuovo Campus universitario di Santa Monica. Dal Quirinale però hanno fatto sapere che la situazione epidemiologica consiglia la massima prudenza, e quindi Sergio Mattarella arriverà a Cremona il prossimo anno.
SALGONO I RICOVERI
Ieri l’Asst di Cremona ha comunicato che presso l’Ospedale di Cremona i pazienti ricoverati con Coronavirus sono complessivamente 37, dei quali 8 in Terapia intensiva, 7 in Pneumologia, 20 in Malattie infettive e 2 al Pronto Soccorso. A causa del progressivo aumento dei casi e a scopo cautelativo, l’Asst di Cremona si sta preparando ad applicare il secondo livello del piano di emergenza che, in caso di necessità, prevede l’aumento dei posti letto Covid-19 in un’area dedicata (week surgery). Da ieri mattina è operativo il prefabbricato del pre-triage esterno all’Ospedale di Cremona. Ciò per assicurare maggior comfort a operatori e pazienti, anche in previsione della stagione invernale (si veda foto in pagina). Al fine di garantire la divisione dei percorsi Covid-19 e no Covid-19, il pre-triage esterno all’Ospedale resta il primo e unico punto di accesso al pronto soccorso. L’Ospedale Oglio Po resta Covid free.
RICCIO: MANCANO 4000 ANESTESISTI
L’anestesista Mario Riccio, primario di rianimazione a Casalmaggiore e consigliere dell’Associazione Luca Coscioni, realtà attiva a tutela del diritto alla Salute, è intervenuto così sulle dichiarazioni del Presidente nazionale degli anestesisti, che aveva lanciato l’allarme sulle terapie intensive a rischio saturazione. «L’allarme dei posti letto è reale - ha detto Riccio - ma nasconde un’altra emergenza che ritengo maggiore, relativa alla crisi di personale. Se letti e respiratori si possono acquistare il personale non si può creare, e tale mancanza è risultata fondamentale nella difficile gestione della prima ondata. Il rapporto ottimale paziente-anestesista è di 1 a 4, quello paziente-infermiere di 1 a 2. Già in condizioni di attività normali in Italia, secondo i dati Siaarti mancano all’appello 4000 anestesisti. In vista della seconda ondata occorre  innanzitutto sospendere in alcune aree tutte quelle attività non urgenti e coinvolgere nel settore pubblico anche il personale delle strutture convenzionate minori (come le piccole case di cura), spostandolo nei reparti Covid, cose non avvenute in primavera quando il sistema è andato al collasso».
AUMENTANO I CONTROLLI
La Prefettura ha disposto una più mirata ed intensificata attività di controllo e vigilanza allo scopo di verificare che siano rispettate le misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica. Ieri il Prefetto  Gagliardi, in seno ad una specifica Riunione Tecnica di Coordinamento allargata alla presenza anche dei Rappresentanti dell’Amministrazione provinciale, dei Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore, nonché dei rispettivi Corpi di Polizia Locale, nonché anche con la presenza dei Comandanti delle Polizie Locali dei Comuni di Pandino e di Spino d’Adda, ha disposto in piena sinergia con il Questore Melloni, che i controlli, soprattutto in questo fine settimana - e così anche nei prossimi giorni – saranno rigorosi e più adeguati a verificare,  presso gli esercizi commerciali ed in tutte le aree delle comunità locali dove è noto il fenomeno della “movida” , il pieno rispetto delle norme e delle misure antiCovid. Nella circostanza, il Prefetto ha precisato che al riguardo è stata disposta una maggiore intensificazione dei servizi di vigilanza e controllo da parte delle Forze di Polizia Territoriali con l’impiego delle Polizie provinciale e locali. In particolare si dovrà porre la massima attenzione alle zone considerate a rischio assembramenti e non tollerare più che si assumano atteggiamenti irresponsabili; ciò nell’interesse di tutti.
GEL DAGLI INDIANI
Ancora un gesto di solidarietà da parte della comunità indiana in questo momento particolarmente difficile. Ieri mattina, in Sala della Consulta di Palazzo comunale, accolti dall’Assessore Simona Pasquali, i rappresentanti della Indian Community Sewa Society Italy Sunny Bagga, Singh Balwinder e Kumar Sanjeev, hanno donato alla comunità cremonese 5 taniche di gel igienizzante che sono state poi portate alla Protezione Civile per la successiva distribuzione. I fratelli Bagga, da anni impegnati nell’aiuto per l’inserimento dei loro connazionali, hanno costituito un’associazione per facilitare gli indiani da poco arrivati in Italia, magari per un ricongiungimento familiare, ma anche i nuclei che vivono già da anni nel nostro territorio e non hanno dimestichezza con gli adempimenti burocratici. La comunità indiana si distingue per la raccolta di denaro destinato ad acquistare pacchi di alimenti che vengono mandati in India alle famiglie che ne hanno la necessità. Grazie al passaparola tra i loro connazionali, come forma di riconoscenza per le comunità che li hanno accolti, l’Associazione ha organizzato una raccolta fondi che ha permesso di fare donazioni ai Comuni. Questa è la seconda donazione che viene fatta al Comune di Cremona, in maggio avevano donato 1000 mascherine. I fratelli Bagga, intendono proseguire tale iniziativa per dare un aiuto ad altri Comuni. L’assessore alla Protezione Civile Simona Pasquali, apprezzando l’attività di sostegno messa in atto non solo verso i propri connazionali, ha ringraziato a nome dei cremonesi tutti le cittadine e i cittadini di origine indiana per questo importante gesto di solidarietà e di vicinanza e, dicendosi profondamente riconoscente, ha aggiunto che anche grazie a queste iniziative la comunità indiana e quella cremonese sono ancora più unite.

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