Il violino protagonista in quadri e fotografie

 MOSTRA • Fino al 17 novembre si possono ammirare le opere negli spazi dell’Arci San Bernardino di Crema

Il violino è indubbiamente uno dei simboli di Cremona. Ebbene, fino al 17 novembre è allestita  - negli spazi dell’Arci San Bernardino di Crema (in via XI Febbraio 14b) - un’esposizione che comprende una trentina di opere che raffigurano il violino e una serie di fotografie d’autore scattate in alcuni laboratori di liutai della città del Torrazzo. «Il violino – spiega il curatore, Simone Fappanni, autore del libro “Il violino nell’arte pittorica”, pubblicato da Libritalia – è uno strumento che ha trovato grande fortuna nella rappresentazione iconografica, tanto da assumere significati alquanto diversi. E’ stato, infatti, imbracciato tanto da angeli musicanti, quanto da malefici demoni, da emozionati allievi a musicisti di fama internazionale. Un interesse, quello degli artisti per questo strumento, che è ben vivo anche nella contemporaneità, tant’è vero che si possono reperire con estrema facilità rappresentazioni del violino nella produzione di autori d’oggi. E’ dunque possibile offrire un ragionato excursus sulla “traduzione pittorica” di questo strumento cercando di tratteggiare i contorni di una raffigurazione che non raramente ha assunto precise connotazioni evocative. Si tratta, dunque, di un percorso nel quale il violino risulta al centro di quadri che riescono ad emozionare nel profondo. In esposizione si possono ammirare quadri di autori contemporanei provenienti dal Cremonese e da diverse province: Milano, Brescia, Verona, Mantova e Lodi. Si tratta di Riccardo Bozuffi, Annunciata Cusumano, Ennio Sartori, Luigi Dainesi, Carlo Capurso, Aldo Antonini, Susanna Poli, Annunciata Cusumano, Roberto Dellanoce, Giorgio Armelloni, Giorgio Denti, Bet Borlenghi, Andrea Baldi, Adriano Bruneri, Tiziano Cavaletto, Eliso Subacchi, Rosalia Corbani, Valerio Betta, Isabella Ditaranto, Giorgio Carletti, Chiara Toni (nella foto una sua opera) e Roberto Prina.Molteplici le tecniche utilizzate per i dipinti, dall’olio all’acquerello, dall’acrilico alla grafite sino alle tenchiche miste, per autori provenienti dal Piacentino e da diverse province: Milano, Lodi, Brescia, Cremona e Mantova. La mostra è aperta fino al 4 novembre ed è visitabile gratuitamente nel rispetto delle norme di prevenzione anti Covid.

Commenti