Una grande mostra per far ripartire la cultura

 MOSTRA • Da oggi si possono ammirare al Museo “Ala Ponzone” le due versioni del “Riposo durante la fuga in Egitto”

Ci siamo. Da oggi e per la prima volta, presso la Pinacoteca del Museo Civico “Ala Ponzone” di Cremona, si possono ammirare l’una di fianco all’altra due versioni del “Riposo durante la fuga in Egitto” (nella foto), capolavori di Orazio Gentileschi, in una straordinaria mostra, curata da Mario Marubbi, conservatore della Pinacoteca e promossa dal Comune di Cremona attraverso i suoi Musei Civici. Accanto alle due magnifiche tele, la prima del Kunsthistorisches Museum di Vienna e la seconda di collezione privata, la mostra (presentata ieri) propone una selezione di altri dipinti, sculture, avori, incisioni sulla popolare “Fuga” tramandata dal solo Vangelo di Matteo, ma protagonista dei Vangeli apocrifi. Due tele eguali, di mano di Orazio Gentileschi, realizzate l’una dopo l’altra, dedicate al racconto del “Riposo durante la fuga in Egitto”. Un tema che, così come splendidamente ricreato dal Gentileschi, affascinò diversi committenti. Tanto che, accanto alle due versioni riunite a Cremona, se ne conoscono altre due, l’una al Louvre e al Birmingham Museum la seconda. Dipinti che sono riconosciuti tra i più intriganti del primo Seicento italiano. Le due versioni esposte all’Ala Ponzone risalgono al momento in cui Orazio Gentileschi - forse il più precoce, intelligente e spregiudicato interprete tra i pittori caravaggeschi - godeva di enorme fama internazionale. Fama accresciuta a Parigi, dove era stato chiamato alla corte di Maria de’ Medici, e ampliata a Londra dove era stato chiamato da George Villiers, primo duca di Buckingham. «La mostra - afferma Luca Burgazzi, assessore alla Cultura del Comune di Cremona - rappresenta simbolicamente la ripartenza delle attività del Museo Civico “Ala Ponzone” di Cremona dopo un periodo straordinario di difficoltà legate alla pandemia di cui ora e solo in parte, cogliamo la portata storica e i suoi effetti sulla società. Proprio in questo contesto proporre a Cremona una mostra d’arte organizzata da un ente pubblico rappresenta non solo una sfida, ma anche un importante messaggio di speranza e soprattutto di presenza istituzionale concreta e fattiva nel proprio territorio. Le istituzioni culturali, infatti, non possono rassegnarsi alle difficoltà, ma hanno il dovere di tracciare, anche con coraggio, la strada della ripartenza. Proponendo questa mostra, il Museo intende ribadire la sua centralità istituzionale nel panorama culturale cittadino, con la responsabilità di offrire alla propria comunità di riferimento un’occasione di riflessione e di crescita culturale».
INFO • Orari: dal 10 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021, da martedì a domenica dalle 10 alle 18 (prenotazioni: www.musei.comune.cremona.it - museo.alaponzone@comune.cremona.it).

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