Salgono i contagi, le imprese in affanno

 CORONAVIRUS • Al Maggiore 14 pazienti in terapia intensiva, la Regione con più casi resta la Lombardia, segue il Piemonte

Nel giorno in cui sono entrate in vigore le misure contenute nel nuovo dpcm, c’è un nuovo, significativo, aumento dei casi di Covid-19 nel nostro Paese.

IN ITALIA
Sono 37.809 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore (il giorno precedente erano stati 34.505). Le vittime sono 446 (giovedì 445): il totale delle vittime sale a 40.638. Record anche per i tamponi, 234.245 (quasi 15mila in più rispetto al giorno precedente, quando erano stati 219.884), ma il rapporto positivi/tamponi sale comunque al 16,14% contro il 15,69% di 24 ore fa. Sono questi i dati forniti nell’ultimo bollettino del ministero della Salute. Nuovo balzo anche dei ricoveri in terapia intensiva, +124.

LE REGIONI
La regione con più casi resta la Lombardia, ancora in aumento, che sfiora i 10mila contagi giornalieri (+9.934), seguita da Piemonte (+4.878), Campania (+4.508), Veneto (3.297), Lazio (2.699) e Toscana (2.592).

I RICOVERI A CREMONA
All’ospedale di Cremona i pazienti ricoverati con coronavirus sono complessivamente 75: 14 in Terapia intensiva; 17 in Pneumologia; 17 in Malattie infettive;  27 nella Week Surgery Covid. All’Ospedale Oglio Po i pazienti ricoverati con coronavirus sono invece 25: 3 in Terapia intensiva e 22 in Area Covid.

COMMERCIO IN AFFANNO
L’ALLARME DELLE IMPRESE
A Cremona e in Lombardia le nuove restrizioni, contenute nell’ultimo dpcm, avranno un impatto pesantissimo su commercio, ristorazione e turismo. «Siamo molto preoccupati. La Lombardia produce oltre il 20% del Pil nazionale», ricorda Confcommercio Lombardia. Le chiusure potrebbero colpire, in Regione, quasi 60 mila imprese di commercio al dettaglio; a queste si aggiungono le attività già interessate dalle restrizioni, oltre 55 mila imprese della ristorazione, dell’alloggio, dei servizi. «Parliamo di uno scenario – sottolinea Confcommercio Cremona - da vero disastro. Anche perché le imprese che, dopo il primo lockdown, con sacrifici enormi hanno provato a ripartire rischiano questa volta di rimanere al palo. Con tutte le conseguenze anche sul piano sociale, occupazionale, economico che ne seguiranno in maniera inevitabile». In questi giorni le imprese sono scese in piazza, a Cremona e in tutta Italia, per lanciare un allarme che non può essere ignorato. «La mancanza di chiarezza – prosegue Confcommercio Lombardia - ha impattato fortemente su categorie che, benché abbiano investito molto per la sicurezza della propria attività e dei clienti sono state, per tutta risposta, spiazzate e confuse da uno stillicidio di provvedimenti in poco più di due settimane. Tutti i settori colpiti hanno bisogno di interventi di sostegno immediati, ma i ristori previsti non sono sufficienti: bisogna prevedere un ulteriore sforzo economico e andare oltre a quello che è stato fatto, soprattutto nei territori colpiti dalle misure più restrittive».

LE SCUOLE
Il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, Fabio Molinari, ha incontrato in videoconferenza i dirigenti degli istituti scolastici della provincia per un confronto sui contenuti del Dpcm che è entrato in vigore ieri. «Per almeno due settimane la provincia di Cremona sarà zona rossa - ha chiarito Molinari -. Per le scuole dell’infanzia, le primarie e le prime classi delle scuole secondarie di secondo grado la didattica si svolgerà regolarmente in presenza; per le seconde e terze medie occorre invece attivare nel più breve tempo possibile la Didattica a Distanza, fatta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Per quanto riguarda gli spostamenti da e verso gli istituti scolastici, è opportuno che i docenti e gli operatori portino con sé la necessaria certificazione».

UNITI PER LA PROVINCIA,
TERMOSCANNER ALLE SCUOLE
L’associazione Uniti per la provincia di Cremona, fondata subito dopo l’esplosione della pandemia per rispondere alle esigenze della popolazione connesse all’emergenza Coronavirus, ha scelto di sostenere il mondo dell’istruzione donando cento termoscanner agli istituti scolastici cremonesi. Gli strumenti tecnologici per la misurazione della temperatura sono stati consegnati dal presidente della Onlus (oltre che presidente della Provincia di Cremona), Mirko Signoroni, al dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, Fabio Molinari, che ora si occuperà di distribuirli alle singole scuole.  «Siamo molto grati all’associazione Uniti, che ha offerto generosamente la propria disponibilità a supportare il sistema scolastico provinciale - ha dichiarato Molinari -. La donazione dei termoscanner soddisfa una necessità stringente per le scuole del territorio, chiamate ad una costante azione di monitoraggio sugli studenti, sul corpo docente e su tutto il personale operativo nell’ottica di contenere la diffusione del contagio all’interno degli ambienti scolastici».
COVID, TIROCINI PER
L’INCLUSIONE SOCIALE
Supportare l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani e utenti fragili garantendo un percorso di accompagnamento alle persone e un supporto economico alle piccole e medie imprese che li accoglieranno. Questa la finalità di uno specifico progetto di partenariato pubblico-privato per tirocini extracurriculari e finalizzati all’inclusione sociale approvato dalla Giunta su proposta dell’Assessore alle Politiche sociali e della fragilità Rosita Viola e dell’Assessore all’Istruzione e rapporto scuola-lavoro Maura Ruggeri. Per attuarlo saranno utilizzati 300 mila euro tratti dal contributo di 1.250.000,00 euro erogato dalla Banca d’Italia al Comune di Cremona e destinato a persone che si trovano in difficoltà a seguito dell’emergenza Covid-19. Informagiovani e Servizi Sociali si occuperanno della stesura di un apposito bando pubblico, della gestione di tutto il progetto attraverso una équipe integrata che prevede il rapporto con le aziende, la selezione delle candidature dei tirocinanti, la consulenza e il supporto durante il periodo di tirocinio.

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