Sulla pista dello Stelvio nacque la “valanga rosa”

Accadde il... 28 novembre 1978


FABIO VARESI
Le Nazionali che hanno segnato un’epoca, spesso si meritano un appellativo, con il quale vengono più facilmente identificate e ciò accade in tutti gli sport. Ebbene, nello sci abbiamo la “valanga azzurra”, che dominava negli anni 70 e venne così definita dopo che cinque azzurri si piazzarono a primi cinque posti nello slalom gigante di Berchtesgaden il 7 gennaio 1974. Un evento più volte ricordato dal compianto Mario Cotelli, mentre in pochi sanno quando è nata la “valanga rosa”, ovvero la risposta al femminile dello sci italiano. La data è quella del 28 novembre 1978, con la stagione di Coppa del Mondo alle porte, anticipata da prove che all’epoca venivano chiamate World Series. In uno slalom speciale sulla pista dello Stelvio si impose una 17enne milanese di nome Maria Rosa Quario (nella foto), ora più nota come la mamma di Federica Brignone, fresca vincitrice della Coppa del Mondo generale, prima italiana a riuscire nell’impresa. Allora era una promettente sciatrice, che riuscì a vincere nettamente, davanti alla capitana azzurra Claudia Giordani (argento olimpico a Innsbruck nel 1976). Ma il dato clamoroso è che nelle prime otto, si piazzarono ben sei italiane e da allora la valanga fu anche rosa. Ma le ragazze dello sci italiano non si sono fermate a quell’exploit, perché dagli anni ’80 hanno collezionato allori, tra i quali spiccano i successi olimpici di Paoletta Magoni (Sarajevo 1984), Deborah Compagnoni (3 ori dal 1992 al 1998), Daniela Ceccarelli (Salt Lake City 2002) e Sofia Goggia (Pyeongchang 2018), oltre ai podi di Isolde Kostner e Federica Brignone, senza dimenticare le tante medaglia iridate. Ora più che mai lo sci azzurro è donna, con tre pezzi da novanta come Brignone, Goggia e Marta Bassino. Una vera valanga rosa...

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