Cashback, rimborsi fino a 150 euro

LA GUIDA • Dall’identità digitale all’app IO da scaricare sugli smartphone. Il piano parte martedì

È stato anche al centro di un passaggio della conferenza stampa del premier Giuseppe Conte, durante l’annuncio del dpcm con le norme anti-Covid in vigore da ieri. Ora, il cashback di Stato è pronto a prendere il via. Entrerà in gioco ufficialmente l’8 dicembre.

COS’E’ IL CASHBACK?
Si tratta di un rimborso del 10% delle spese effettuate per gli acquisti presso negozi, bar, grande distribuzione, ristoranti, supermercati o presso gli artigiani e professionisti. La condizione per ottenerlo è che si paghi con carte o app di pagamento. Non ci sono importi minimi di spesa, ma un numero minimo di operazioni (dieci) da effettuare per poter entrare nel programma. È invece previsto un tetto al rimborso che si può ottenere da ogni spesa: si possono ottenere al massimo 15 euro di cashback a prodotto. Se gli importi pagati per un singolo articolo fossero superiori a 150 euro, dunque, il rimborso resterebbe comunque fermo a 15 euro.

GLI OBIETTIVI
Il cashback rientra nelle iniziative del governo che puntano a migliorare il posizionamento italiano verso la cashless society, una società che riduce cioè progressivamente l’uso dei contanti e incentiva il ricorso alla moneta elettronica (ci collochiamo 23esimi in Europa per questa voce, ma la pandemia sta accelerando la transizione verso i pagamenti digitali, come attesta la Bce). Per moneta elettronica s’intendono carte di debito, carte di credito e applicazioni per dispositivi mobili.

I TEMPI
Questo sistema di rimborsi, resterà in funzione dall’8 al 31 dicembre e sarà utile ad incentivare le spese natalizie. Per questo periodo, come detto, è previsto un minimo di 10 transazioni per accedere ai rimborsi. Il valore complessivo delle spese rimborsabili effettuate a dicembre non può superare i 1.500 euro. Quindi, per il solo shopping di Natale si può puntare a un cashback di 150 euro.

COME SI ACCEDE
AL RIMBORSO?
Il programma è aperto a tutti i maggiorenni residenti in Italia. I rimborsi si possono cumulare all’interno di uno stesso nucleo familiare, purché siano presenti più maggiorenni. È possibile registrarsi attraverso l’App IO, quella dei servizi digitali della Pubblica amministrazione. Il primo passo da fare, però, è richiedere la propria identità digitale Spid che è offerta da diversi operatori (le Poste, fra gli altri) gratuitamente. Nell’App, dall’8 dicembre, dovrà apparire la sezione cashback, che al momento non è presente. Su IO si caricheranno infatti gli strumenti di pagamento, ad esempio carte di credito, carte di debito, Pagobancomat, le cui operazioni verranno registrate per aver accesso al rimborso. Per quest’ultimo, sarà necessario inserire l’IBAN del proprio conto corrente.
Il decreto precisa che l’adesione può avvenire anche attraverso i sistemi messi a punto da un “issuer convenzionato”. Il governo aggiunge che da gennaio sarà possibile inserire account Bancomat Pay e a seguire Apple Pay e Google Pay, e anche altre tipologie di carte e app che aderiranno all’iniziativa. Satispay e Nexi hanno già annunciato simili funzionalità, direttamente dalle loro app.,

COME SI OTTENGONO
I RIMBORSI?
I rimborsi vengono accreditati a febbraio 2021 dalla Consap sull’IBAN indicato. A PagoPa è affidato invece lo sviluppo di un help desk, mentre la gestione di eventuali reclami spetta a Consap.

LE SPESE ESCLUSE
Il portale del governo ha specificato le tipologie di spese per le quali non è previsto il rimborso: gli acquisti effettuati online (es. e-commerce); gli acquisti necessari allo svolgimento di attività imprenditoriali, professionali o artigianali; le operazioni eseguite presso gli sportelli ATM (es. ricariche telefoniche); i bonifici SDD per gli addebiti diretti su conto corrente e le operazioni relative a pagamenti ricorrenti, con addebito su carta o su conto corrente.

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