Vanoli bella da morire. Chi l’avrebbe mai detto


BASKET SERIE A • La Vanoli si è fatta ammirare nei due match dominati contro Reggio Emilia e Cantù, malgrado la lunga pausa dovuta ai tanti contagi da Covid nel roster

 
FABIO VARESI
Alzi la mano chi avrebbe immaginato una Vanoli tanto bella e vincente ad inizio stagione? Nessuno, nemmeno Galbiati e Portaluppi, che con sagacia e pochi soldi hanno allestito in tutta fretta un roster comunque competitivo. Però, l’autorevolezza con la quale ha travolto Reggio Emilia (85-56) e Cantù (101-67), oltretutto dopo un mese di stop causa Covid, va oltre l’immaginario collettivo del mondo biancoblu. Due successi che oltre a impreziosire la classifica, rappresentato un pieno di fiducia in un campionato difficile, testimoniato degli esoneri di Sacchetti e Djiordievic a Bologna, anche se quest’ultimo è stato poi revocato. Fortitudo e Virtus hanno budget decisamente superiori a quello della Vanoli, ma non sempre i soldi fanno la differenza, soprattutto se non spesi bene. Il rendimento di Cremona è ulteriormente ingigantito dal disastro di Roma, visto che entrambe hanno rischiato di sparire, prima di riuscire in extremis a iscriversi. Ma se sotto il Torrazzo si sono fatti bene i conti, nella capitale l’iscrizione era finalizzata solo a una vendita della società, che alla fine non è arrivata. Risultato, il massimo campionato per la seconda stagione di fila è con squadre dispari e l’azzeramento dei match di Roma stravolge la classifica. Alla faccia del cambiamento sbandierato dai vertici del nostro basket. Consoliamoci con una Vanoli davvero bella, diretta con intelligenza da coach Galbiati, che riesce a coinvolgere tutti e dieci i giocatori a disposizione. Saltato il match di domani con Roma, i biancoblu tornano sul parquet mercoledì alle 18 a Treviso, contro la De’ Longhi dell’evergreen Logan e dell’ex Akele. Una trasferta non facile, ma la Vanoli ha ancora tanta voglia di stupire. Intanto, la società ha comunicato la partnership con la ditta Ubiquicom srl.


Commenti