Federica inizia l’anno con una doppietta

 CICLISMO • La Venturelli si conferma a grandi livelli, dopo gli exploit del 2020, affermandosi nella prova di Montodine e ribadendo la sua supremazia nella corsa rosa a tappe

FORTUNATO CHIODO
Sono rimasto letteralmente incantato nel vedere l’incedere composto e potente di Federica Venturelli (cremonese di San Bassano, classe 2005) tra le Allieve. Pensavo fosse semplicemente una fuoriclasse su strada, ma dopo averla vista fare il numero di mercoledì nel fuoristrada, mi sento di dire e anche di pensare che da questa ragazza possiamo forse aspettarci molto di più. Malgrado la pandemia, nel 2020 ha collezionato tre maglie tricolori (cronometro individuale, omnium su pista e crono a squadre) e ha iniziato il nuovo anno alla grande, conquistando per il secondo anno consecutivo il Giro d’Italia di ciclocross Allieve, antipasto dell’imminente rassegna tricolore a Lecce. Tra le verdi colline marchigiane di Sant’Elpidio a Mare, in provincia di Fermo, è andata in scena la settima e ultima tappa del 12° Giro d’Italia di ciclocross e Federica Venturelli (Gs Cicli Fiorin) ha dato un’altra dimostrazione di classe, lasciando le rivali di sasso e arrivando tutta sola in maglia rosa al traguardo. Seconda, in rimonta, la compagna di squadra Anita Baima, piemontese di Ciriè (pronipote di Franco Balmanion, vincitore di due Giri d’Italia), autrice di una prestazione sopra le righe e terza la bresciana Arianna Bianchi (Team Pinton). In gara anche Alessia Zambelli (19ª), appartenente al team composto da sei ragazze promettenti della Biesse-Arvedi di Cremona. Ottavo Fabio Aru, che era reduce dalle fatiche del Trofeo Città di Cremona-Memorial Baccin Edoardo e Baraldi Claudia, sui dossi innevati della Cascina Angelina di Montodine, organizzato grazie all’ospitalità del neo presidente regionale della Federciclismo, Stefano Pedrinazzi (il tracciato è stato disegnato all’interno della sua tenuta). La prova, valida per i Campionati regionali della Lombardia, era patrocinata dal Velo Club Cremonese B&P Recycling, presieduto da Colleoni e dal direttore tecnico Feraboli.
Nella gara più attesa, l’Open maschile, Aru (30 anni) si è ben distinto in una gara estremamente impegnativa e ha conquistato un convincente sesto posto sopra la neve. Al debutto con la maglia nera del team sudafricano Qhubeka-Assos, iscritto al World Tour con cui correrà nel 2021, ha chiuso a un paio di minuti dal vincitore Gioele Bertolini (Trinx Factor), che ha blindato il successo fin dal primo giro. Aru, tornato ai suoi vecchi amori nelle corse fuoristrada, cancellando tormenti e mesi difficili, correrà oggi al Tricolore a Lecce, sul percorso dentro il Parco di Belloluogo. Bene Diego Bosini (Biesse-Arvedi), che ha chiuso al 9º posto. Tra le donne Elite, Eva Lechner, bolzanina plurititolata atleta della Star Casinò, tre volte campionessa del mondo di staffetta a squadre nel cross country e due volte iridata individuale di specialità, si è imposta precedendo le giovani promesse Francesca Baroni e Gaia Realini, entrambe in forza alla Selle Italia Guerciotti. Gloria anche per Federica Venturelli, che prima dell’exploit in maglia rosa, si è imposta davanti alla valtellinese Valentina Corvi (Melavì Tirano Bike) e a Greta Demichelis (Racing Team Rive Rosse). Buona la prova della casalasca Rebecca Vezzosi (Gioca in Bici Oglio Po di Casalmaggiore), giunta nella top ten 10.

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