La Lombardia da lunedì in zona gialla

 CORONAVIRUS • Annuncio a sorpresa: torna il servizio al tavolo nei bar e nei ristoranti, scende l’Rt in tutto il Paese

Sono 13.574 i nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Le vittime sono state 477. Il tasso di positività è al 5,05% (il giorno precedente era al 5,2%). Diminuiscono, a livello nazionale, i ricoverati nelle terapie intensive. Sono 18 in meno rispetto a giovedì. Il totale dei pazienti in terapia intensiva è di 2.270 persone. I nuovi ingressi sono stati 148. In provincia di Cremona i nuovi contagi sono 46, 1900 quelli in Lombardia.

LOMBARDIA PROMOSSA
A SORPRESA IN ZONA GIALLA
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei nuovi dati che monitorano l’andamento dei contagi, firma una nuova ordinanza che entrerà in vigore lunedì 1 febbraio, ridisegnando la mappa dei colori delle Regioni italiane. La Lombardia passa in zona gialla, così come tutte le altre Regioni, ad eccezione di Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano, che saranno arancioni. Non ci sono più aree in zona rossa. L’indice Rt nazionale segna un ulteriore calo rispetto a una settimana fa: scende da 0,97 a 0,84 nella settimana tra il 18 e il 25 gennaio.

LE PREVISIONI ERRATE
E IL ROSSO INGIUSTIFICATO
Stando alle previsioni, la Lombardia sarebbe dovuta rimanere in zona arancione anche con la nuova ordinanza in vigore da lunedì. Questo perché il colore delle Regioni non può cambiare verso uno “status” che prevede norme meno rigide, prima che siano trascorse due settimane. Ma la decisione del Ministero della Salute è stata quella di considerare arancione la settimana in cui la Lombardia fu messa in rosso per errore, tra il 17 e il 24 gennaio.

COSA CAMBIA IN GIALLO?
ECCO LE NUOVE REGOLE
Con la nuova colorazione, in Lombardia ci si potrà spostare liberamente durante il giorno, sia all’interno dei Comuni sia all’interno della Regione. Il modulo di autocertificazione va compilato solo dopo le 22 e fino alle 5 del mattino, per spostamenti motivati da ragioni di lavoro, salute e assoluta urgenza. Riaprono bar e ristoranti, con la possibilità di servizio al tavolo, ma non oltre le 18. Aperti musei e mostre nei giorni feriali, aperti i negozi (nei centri commerciali dovranno però chiudere nel weekend). Resta possibile andare a trovare parenti e amici in Regione, una sola volta al giorno e nei limiti di «due persone ulteriori rispetto ai conviventi e ai minori di 14 anni».

IN EMILIA CHI RISIEDE
NEI PICCOLI COMUNI
Si consideri che i residenti nei comuni al di sotto dei 5000 abitanti possono spostarsi liberamente nel raggio di 30 km (calcolati in linea d’aria), anche se ciò comporta il passaggio da una regione all’altra. Di conseguenza tutti i residenti tra Cremona e Casalmaggiore (entrambe escluse) possono oltrepassare il fiume Po senza problemi. Per tutti gli altri vietato uscire dalla regione anche se in zona gialla.

CONFCOMMERCIO: GIUSTO
IL GIALLO PER LA LOMBARDIA
Nel primo pomeriggio di ieri forte era il timore che la Lombardia non sarebbe stata “promossa” in zona gialla, tanto da far registrare la posizione critica di Andrea Badioni, presidente Confcommercio Cremona.
“Sarebbe giusto - inizia la nota - inserire la Lombardia nelle zone gialle. Lasciarla in arancione ci sembra l’ennesima beffa, un ulteriore danno arrecato ad imprese già in ginocchio”. Poche ore dopo, l’annuncio di zona gialla.

LE FIALE CONSEGNATE SONO
UN TERZO DEL PREVISTO
Martedì mattina è stata consegnata alla Farmacia Ospedaliera (nella foto la consegna) la fornitura settimanale dei vaccini anticovid-19.
«Rispetto alla quantità prevista per oggi le fiale consegnate sono un terzo – spiegava Andrea Machiavelli (Direttore Farmacia Aziendale). E’ la prima volta che accade, sino ad ora tempi e modi della consegna sono sempre stati rispettati. In ogni caso, il nostro calendario vaccinale, per la somministrazione della seconda, dose è coperto sino al 2 febbraio».
«Pfizer, in una nota ufficiale - conclude Machiavelli -, ha confermato che dal mese di febbraio ricomincerà la consegna a pieno regime. Non c’è motivo di dubitare che non sia così».

CONTROLLI COVID: BAR
E CLIENTI SANZIONATI
I carabinieri di Soresina hanno applicato la misura accessoria della chiusura temporanea per 5 giorni di un bar di Casalmorano, provvedimento adottato in quanto, nel corso di  servizio perlustrativo, finalizzato anche al rispetto delle normative di prevenzione e diffusione “covid-19” sul territorio, i militari accertavano la presenza di un avventore intento a consumare bevande all’interno del bar, contestando quindi al titolare l’illecito amministrativo e al cliente sanzione amministrativa. Domenica scorsa, 24 gennaio, una pattuglia sempre di Soresina, durante il controllo di un bar del Comune di Annicco, sorprendeva 7 persone che consumavano bevande, nelle vicinanze, non rispettavano il divieto di assembramento in luogo pubblico e pertanto veniva loro contestata loro la violazione prevista per il divieto di assembramento.
Il Comando Stazione Carabinieri di Casalbuttano, lunedì 25 gennaio, ha proceduto alla contestazione della violazione amministrativa prevista dall’art.3/4 lett. c D.P.C.M. a carico della titolare di un esercizio commerciale bar/ristorante sito nella frazione Belvedere del Comune di Casalbuttano, in quanto consentiva la consumazione sul posto.

PARTITA A CALCIO VIETATA
ALLA CANOTTIERI FLORA
La Prefettura di Cremona è intervenuta in relazione alla presenza di alcune persone intente a giocare presso un campo di calcio all’interno della struttura dell’Asd Canottieri Flora di Cremona. “In collaborazione con il Consiglio Direttivo della Canottieri – che si è prontamente dissociato dalla vicenda, dichiarandosi estraneo -, saranno avviate, dagli Organi di Polizia competenti, gli opportuni accertamenti per accertare i profili di responsabilità e i relativi provvedimenti sanzionatori”. Così la nota della Prefettura, che prosegue:  “Al riguardo, si rammenta, che, ai sensi del D.P.C.M. 14 gennaio 2021, nella c.d. area arancione, in cui è attualmente ricompresa la regione Lombardia (almeno così era al momento dei fatti, ndr) lo svolgimento degli sport di contatto, come definiti nell’apposito decreto del Ministro dello sport del 13 ottobre 2020, è sospeso e sono vietate le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale. È, invece, consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti e le attività individuate con il suddetto decreto del Ministro dello sport, nonché gli allenamenti per sport di squadra, che potranno svolgersi esclusivamente in forma individuale, all’aperto e nel rispetto del distanziamento.
Lo svolgimento di attività motoria e sportiva in contrasto con la normativa vigente comporta  l’applicazione delle sanzioni previste”.

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