La Vanoli vuole assicurarsi il futuro con l’Allianz


BASKET SERIE A • Domani contro Trieste sono in palio punti pesanti per allontanarsi dal fondo della classifica, mentre martedì con Milano i biancoblu si giocano un incredibile accesso alla final eight

FABIO VARESI
«Domani inizia il girone di ritorno e il primo pensiero che mi viene in mente è che abbiamo giocato tutta l’andata senza i nostri tifosi e la cosa è davvero tosta». Così ha esordito coach Galbiati nel presentare il match di domani al PalaRadi contro Trieste. Dall’esordio di qualche mese fa di cose ne sono successe, tra le quali la crescita esponenziale dei biancoblu, che hanno incamerato sei vittorie nelle successive dodici giornate. «All’andata abbiano preso due schiaffoni, che ci hanno sicuramente aiutato, speriamo di restituirli, anche se non sarà facile. L’Allianz è una squadra completa e ben allenata, che ha molta fisicità. Noi siamo reduci da una buona settimana, anche se non aver giocato con Milano non è una cosa positiva, perché ci costringe ad affrontare due partite in 48 ore (martedì alle 17 è in programma il recupero con l’Olimpia)». Il coach non nasconde la soddisfazione di avere una buona posizione in classifica, anche se non dimentica le due sconfitte all’overtime a Trento e a Pesaro, che bruciano ancora. Ma la scorsa estate tutti avrebbero sottoscritto di potersi giocare l’accesso alla final eight di Coppa Italia contro Milano. «La testa è però rivolta solo a Trieste», ha precisato Galbiati, che in cuor suo spera comunque di compiere l’impresa martedì al PalaRadi, contro una corazzata che però potrebbe essere affaticata dai tanti impegni in Eurolega. Ma prima sarebbe importante battere la squadra di coach Dalmasson e la chiave per riuscirci potrebbe essere la fase difensiva dei biancoblu, che non ha assolutamente funzionato all’andata, anche se allora la squadra non era pronta, come invece lo è adesso. Tra i duelli più interessanti, c’è quello sotto le plance, dove un Lee in crescita dovrà fronteggiare l’ottimo italo-argentino Delia. Attenzione anche ai tiri da fuori di Fernandez, Cavaliero, Laquintana e del giovane Alviti, che possono fare molto male. Ma la Vanoli è preparata e vuole continuare a stupire.

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