È partita la grande corsa al Superbonus 110%. Tutte le banche e compagnie assicurative si stanno attrezzando per presentare una propria offerta al mercato, ben consci della grande opportunità offerta dalla legge, e nella stessa direzione si muovono le associazioni di categoria, che vedono nella norma la possibilità di uscire dalla situazione economica stagnante. Spesso i ruoli si mischiano, con l’obiettivo di proporre al cittadino un’offerta completa, che tolga le incertezze che come sempre accompagnano le nuove disposizioni normative.
Un esempio di ciò è dato dall’accordo che presentiamo nel box a destra, tra Ance, che unisce i costruttori edili, e Monte Paschi, che consente la cessione del credito, vale a dire la rinuncia del cittadino che si avvale del bonus di recuperare la somma nei 5 anni successivi cedendo da subito il diritto, e nel contempo evitando di affrontare gran parte della spesa.
Di superbonus ci siamo già occupati, spiegandone i contenuti. La Legge di Bilancio ha inserito poi alcune importanti modifiche: sia il super eco bonus che il super sisma bonus sono stati prorogati per altri 6 mesi, fino al 30 giugno 2022, data entro la quale vanno affrontate le spese per aver diritto alla detrazione del 110%. Poi si sono aggiunti gli edifici composti da più unità immobiliari (massimo 4) appartenenti a un unico proprietario, prima esclusi per un errore. Tra gli interventi “trainati” (quelli cioè che si accompagnano a quelli necessari, che riguardano la coibentazione termica dell’edificio o la sostituzione della centrale termica e l’intervento antisismico), rimane la possibilità di installare le colonnine per la ricarica di vetture elettriche, ma con un tetto di spesa che scende da 3000 a 2000 euro. Importante anche l’estensione delle agevolazioni all’eliminazione delle barriere architettoniche, per la presenza di diversamente abili e anche di persone over 65. Queste ultime sono opere che erano agevolate al 50%, ed ora rientrano tra quelle finanziabili al 110%.
Di questi temi, e dell’accordo con Monte Paschi, parliamo con l’architetto Laura Maria Secchi, Direttore di Ance Cremona.
Innanzitutto, cosa deve fare il cittadino che intenda avvalersi dell’opportunità?
«Rivolgersi ad un libero professionista che sia anche un certificatore energetico iscritto ad un Ordine professionale (architetti, ingegneri, geometri, ecc..) che anzitutto faccia una prima valutazione di fattibilità sull’edificio al fine di verificare se vi siano i requisiti per poter accedere all’Ecobonus 110% oppure al Sismabonus 110%, o se invece la tipologia delle lavorazioni richieste debba essere inserita nelle altre agevolazioni sul risparmio energetico (esempio: bonus facciate e altro). Al tecnico va quindi affiancata una impresa edile che, come appunto avviene per le imprese edili associate Ance Cremona, abbia le qualità per poter svolgere un lavoro di efficientamento energetico dell’edificio che deve portare l’immobile a ridurre due classi energetiche. Il fattore è il risparmio energetico dell’edificio, quindi è l’obiettivo da raggiungere e questa è stata la volontà del legislatore nel proporre queste agevolazioni».
Veniamo alla cessione del credito.
«Per consentire a tutti di poter procedere sui propri edifici con isolamenti a cappotto, con interventi sulle caldaie ed impianti di riscaldamento e raffrescamento; con interventi di pannelli solari; con interventi antisismici dell’edificio; con interventi di sostituzione serramenti, è stata definita la modalità di “cessione del credito” che possiamo definire un concreto aiuto dato dallo Stato alle famiglie per rigenerare i propri edifici. La cessione del credito può essere fatta direttamente dal committente (privato o condominio) che si rivolge ad una banca o ad una assicurazione; oppure può essere fatta dalla impresa edile che “raccoglie” la cessione di credito dal committente ed a sua volta la cede ad una banca o assicurazione. Spiego in modo semplice: tutti questi passaggi, sia per la parte tecnica che per la parte fiscale, devono essere fatti da figure professionali che certificano e validano i vari passaggi, sia per quanto riguarda la parte dei preventivi di spesa delle opere (vanno utilizzati a tal proposito i listini prezzi Dei oppure i listini prezzi di Regione Lombardia) e sia per quanto riguarda tutta la documentazione che viene presentata e caricata sul sito della Agenzia delle Entrate».
Non è semplice per il cittadino muoversi nella burocrazia, per questo è importante fornire una sorta di “pacchetto completo”.
«Certo. A tal proposito per assistere le nostre imprese associate e per fare un servizio al pubblico ed ai committenti privati, quali potenziali clienti, come Associazione Costruttori Ance, abbiamo siglato alcune importanti convenzioni con altrettante importanti banche, assicurazioni ed a breve anche con Poste Italiane. Pertanto il cittadino può rivolgersi alla nostra sede associativa Ance Cremona (info@ancecremona.it oppure 0372-20551) per avere l’indicazione di nominativi di imprese edili associate disponibili che potranno svolgere, o con loro tecnici professionisti di fiducia presenti sul nostro territorio ed iscritti agli Ordini professionali della nostra provincia o con tecnici di fiducia dello stesso committente/privato, tutto l’iter per arrivare a valutare la fattibilità dell’intervento, individuare la banca o assicurazione per la cessione del credito, fare l’istruttoria presso Agenzia delle Entrate e procedere poi alla esecuzione lavori nei tempi indicati dalla normativa, al fine di ottenere il risparmio energetico necessario. Va ricordato che le banche con le quali come Ance abbiamo firmato le convenzioni, particolarmennte vantaggiose solo per le nostre imprese associate e solo per i nostri futuri clienti, sono ad oggi: Intesa Sanpaolo, Credit Agricole, Monte Paschi di Siena, Unicredit, Banca Sella, Banca Reale; ed a breve avremo anche Poste Italiane. Aggiungiamo infine che come Ance Cremona è appena stata firmata una convenzione per interventi Ecobonus 110% anche con “A2A-Linea Green” in collaborazione con Ance Pavia ed anche in questo caso è una convenzione per il risparmio energetico che comprende anche la “cessione del credito”».
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